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I Carabinieri del NAS sono costantemente impegnati nell’attività di contrasto alle frodi alimentari ai danni di ignari consumatori.

In tale contesto i Carabinieri del NAS di Roma, nel corso di controlli sulla campagna di vinificazione 2017, in collaborazione con personale del locale l’Ispettorato Controllo Qualità e Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, hanno condotto un’ispezione presso una ditta di commercio al dettaglio di vino, procedendo al campionamento di alcune bottiglie di vino dichiarato in etichetta "DOCG CHIANTI 2015". Le successive risultanze analitiche hanno permesso ai militari di accertare che il prodotto commercializzato come vino a denominazione di origine controllata e garantita, non aveva in realtà le specifiche caratteristiche del disciplinare di produzione e, pertanto, hanno sottoposto a sequestro penale oltre 1.600 bottiglie di falso CHIANTI, per una valore di circa 15 mila euro.

A Torino, i Carabinieri del locale NAS hanno denunciato un ristoratore per frode in commercio, perché offriva nel menù alimenti di alta qualità e specifica provenienza quali “porchetta di Ariccia”, “speck Alto Adige IGP”, “trippa di Monacalieri”, “nduja di Spilinga”, “coppa piacentina DOP” ecc. che, tuttavia, non erano presenti nella cucina e nella dispensa all’atto dell’ispezione né risultavano nelle richieste ai fornitori, accertando che, in loro sostituzione, per la preparazione dei piatti offerti ai propri clienti, venivano utilizzati alimenti ordinari, di alcuna provenienza specifica e protetta.

Il NAS di Cosenza, nel corso di un controllo presso un’azienda agricola del cosentino, ha accertato che l’annesso laboratorio di imbottigliamento di olio versava in gravi condizioni igienico-sanitarie e risultava attivato in assenza di preventiva comunicazione all’Autorità Sanitaria. Per tali ragioni, il personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale intervenuto su richiesta dei militari operanti, ha disposto la chiusura del laboratorio.

I Carabinieri del NAS di Latina, infine, a conclusione di un’ispezione presso un frantoio della provincia, hanno sottoposto a sequestro amministrativo circa 100 confezioni di conserve vegetali (olive in salamoia, peperoncini sott’olio e olio extra vergine di oliva) esposte in vendita presso l’annesso negozio con etichettatura irregolare perché priva della denominazione di vendita, delle informazioni sul produttore e sulla tabella nutrizionale nonché di documentazione atta ad attestarne la tracciabilità.


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Data di pubblicazione: 7 novembre 2017, ultimo aggiornamento 7 novembre 2017