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I Carabinieri del NAS di Viterbo, a conclusione di attività investigativa avviata a seguito di ispezioni volte a verificare l’efficienza dei servizi di pronto soccorso sul territorio laziale, hanno accertato che una donna era riuscita a farsi assumere come operatrice socio-sanitaria, addetta al pronto soccorso di un ospedale di Rieti, presentando alla locale ASL l’attestato di qualifica/formazione professionale necessario per lavorare ed esercitare la professione sanitaria, da lei precedentemente contraffatto. La condotta fraudolenta permetteva alla donna di ottenere un profitto di 50 mila euro, pari all’ammontare delle mensilità stipendiali percepite indebitamente dal 1° maggio 2016, data di assunzione.

I Carabinieri del NAS hanno denunciato la donna per falsità materiale e truffa aggravata in danno del SSN ed eseguito  - su disposizione dell’Autorità Giudiziaria - il sequestro del falso attestato del valore di circa 2.500 euro.   


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Data di pubblicazione: 3 novembre 2017, ultimo aggiornamento 3 novembre 2017