I Carabinieri del NAS di Firenze, a conclusione di un’indagine finalizzata al contrasto dell’assenteismo nel settore sanitario, hanno accertato che un’impiegata amministrativa di una struttura sanitaria toscana, tra il 2015 ed il 2016, attuava ripetutamente pratiche truffaldine ai danni dell’azienda USL di appartenenza.

La dipendente pubblica, infatti, in diverse occasioni procedeva ad attestare fraudolentemente la propria presenza in servizio attraverso le timbrature del cartellino marcatempo personale, allontanandosi poi arbitrariamente dalla struttura sanitaria per svolgere mansioni prettamente personali, cosicché gli orari di entrata e di uscita non corrispondevano all’orario di lavoro effettivamente prestato.

La donna è stata denunciata dai militari all’Autorità Giudiziaria per truffa. Il danno erariale arrecato alla Azienda ULS Toscana è stato stimato in circa 1.500 euro per 75 ore di lavoro non prestato e retribuito, per il recupero del quale la locale Procura presso la Corte dei Conti ha avviato specifico procedimento contabile.

L’assenteismo nel settore pubblico e, in particolare, in quello sanitario, è purtroppo un fenomeno odioso che si ripercuote sull’efficienza organizzativa, gestionale e di erogazione delle prestazioni sanitarie e, dunque, in ultima analisi, sulla salute dei pazienti che si rivolgono al Servizio Sanitario Nazionale.

Tali deprecabili comportamenti attuati da pochi soggetti provocano un generale disorientamento nell’opinione pubblica, mortificando il lavoro onesto, professionale e qualificato di tanti che operano in tale importante e delicato comparto della nostra società. Anche per questo motivo i NAS vigilano con grande attenzione.


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Data di pubblicazione: 13 ottobre 2017, ultimo aggiornamento 13 ottobre 2017