L'Agenzia mondiale antidoping (WADA) e il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute (NAS) hanno firmato oggi un Memorandum of Understanding (MOU) che darà un notevole impulso alla lotta al doping e alla tutela dei diritti degli atleti “puliti” in tutto il mondo.

Il MOU intende promuovere la cooperazione in settori di interesse comune in materia di controllo dei medicinali e delle sostanze dopanti vietate, al fine di prevenire i rischi per la salute degli atleti e garantire l’integrità delle competizioni sportive.

L'accordo che consente alla WADA e al NAS di lavorare a stretto contatto, promuove la cooperazione nella raccolta, conservazione e condivisione di informazioni e competenze in materia anti-doping.

Il MOU integra e migliora le vigenti misure nazionali e internazionali raccomandate dalla Convenzione internazionale dell'UNESCO contro la diffusione del doping nello sport, ratificata da 177 Paesi di tutto il mondo.

Direttore Generale della WADA, David Howman: “WADA è del parere che il più delle volte, dietro ogni atleta che ricorre al doping, si manifesti l'influenza di un membro dell’entourage o di un individuo senza scrupoli che fornisce sostanze dopanti all'atleta. Questa partnership con il NAS ci consentirà di condividere informazioni cruciali in materia di anti-doping e, così facendo, ridurre al minimo le probabilità che le  sostanze vietate raggiungano il mondo dello sport”.

“WADA è grata al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute per l’impegno diretto a fare pulizia nello sport. Questa partnership invia un messaggio chiaro che c'è sintonia tra le organizzazioni di tutto il mondo per garantire la tutela della salute e dei diritti degli atleti. Questo è un messaggio importante non solo per lo sport, ma per la salute e il benessere della società nel suo insieme”.

 Comandante Carabinieri per la Tutela della Salute, Generale di Divisione, Cosimo Piccinno: “La firma dell’accordo con la WADA rappresenta un segnale forte di “tolleranza zero” e consentirà di potenziare sensibilmente il livello di prevenzione e repressione nell’uso di sostanze vietate e metodi proibiti nell’ambito delle competizioni sportive. La partnership tra la WADA e i NAS arriva in un momento cruciale, ad appena un mese dall’introduzione della revisione del Codice mondiale antidoping che, accanto al rinnovato standard internazionale per i controlli e le indagini (ISTI), invita i firmatari (organizzazioni antidoping) a concentrarsi sulle indagini e sulle tecniche di raccolta delle informazioni, per migliorare i programmi anti-doping.”

Roma, 5 febbraio 2015


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Data di pubblicazione: 6 febbraio 2015, ultimo aggiornamento 6 febbraio 2015