I Carabinieri del NAS di Sassari, a conclusione di una complessa indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lanusei (OG), hanno denunciato 3 dirigenti medici operanti presso il servizio 118 dell’ASL n. 4, responsabili di truffa ai danni del SSN e falso.

I sanitari, infatti, attestavano nei prospetti dei “turni di servizio” l’utilizzo dell’autovettura di proprietà per raggiungere il posto di lavoro e viceversa, presentando la documentazione di riscontro all’Azienda Sanitaria di appartenenza, così come stabilito dal contratto di categoria. In tal modo i tre hanno ottenuto cospicui rimborsi per il carburante teoricamente utilizzato. Dagli accertamenti effettuati dai Carabinieri del NAS sassarese è risultato che, in realtà, i medici avevano acquisito residenze fittizie, in comuni della provincia di Cagliari o comunque ubicati a notevoli distanze (anche oltre 120 km) dalla struttura sanitaria ove operavano, che veniva raggiunta invece partendo dai propri effettivi domicili siti nelle vicinanze (massimo 10 km).

Su disposizione del GIP del Tribunale di Lanusei (OG), i Carabinieri del NAS hanno eseguito, nei confronti degli indagati, sequestri preventivi “per equivalente”, vincolando conti correnti ed unità immobiliari per un valore complessivo di oltre 120mila euro, corrispondente all’ammontare dei rimborsi ottenuti illecitamente negli ultimi anni.

Tale indagine fa seguito ad un’analoga operazione che aveva già consentito al Nucleo sassarese di individuare, nel gennaio 2012, altri 5 medici del servizio 118 dell’ASL n. 3 di Nuoro, che con gli stessi espedienti avevano truffato il SSN, ottenendo rimborsi non dovuti per 140mila euro.

 


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Data di pubblicazione: 18 gennaio 2013, ultimo aggiornamento 18 gennaio 2013