Sequestro di soia irregolare da parte dei Carabinieri dei NAS

I Carabinieri del NAS di Bologna, nell’ambito delle attività di controllo svolte nel settore della c.d. “alimentazione etnica”, hanno recentemente concluso un’operazione di servizio, impedendo l’immissione in commercio di alimenti vegetali di provenienza ignota e potenzialmente pericolosi per la salute.

Sulla base di informazioni acquisite dall’Ufficio Settore Salute del Comune di Bologna, i Carabinieri del Nucleo felsineo, in collaborazione con l’Arma Territoriale, hanno infatti individuato, al piano terra di un condominio, un laboratorio abusivo di produzione di germogli di soia, prodotto tipico dell’alimentazione cinese. La struttura, di circa 250 mq, è risultata essere costituita da locali fatiscenti, notevolmente sporchi, umidi e privi di luce naturale, dove erano state allestite una serra, utilizzata per la coltivazione di germogli di soia ad uso alimentare, una cella frigorifera per lo stoccaggio del prodotto pronto per la distribuzione, peraltro custodito in sacchetti di polietilene non per alimenti (del tipo utilizzato per la spesa), ed un ambiente dove veniva conservata la materia prima, costituita da semi di soia di origine cinese e canadese. L’attività, condotta da cittadini cinesi, è risultata priva di qualsivoglia autorizzazione o notifica alla competente Autorità Sanitaria e sconosciuta anche al fisco.

L’intervento dei militari del NAS e dell’Arma territoriale, che ha bloccato un’imminente spedizione di prodotto, ha consentito di porre sotto sequestro sanitario circa 2,2 tonnellate tra semi e soia germogliata nelle varie fasi di sviluppo, pronta per il consumo. Il prodotto, privo di rintracciabilità e di ignota provenienza, era destinato a negozi e a ristoranti etnici, presso i quali veniva trasportato senza alcuna documentazione fiscale di vendita ed utilizzando mezzi privati inidonei allo specifico scopo.

Su proposta del NAS di Bologna, il competente ufficio comunale ha emesso un’ordinanza che dispone l’immediata sospensione dell’attività illecita, lo smantellamento della serra e la distruzione dei prodotti sementieri e alimentari sequestrati. Al titolare dell’attività sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per un ammontare di 3.000 euro.


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Data di pubblicazione: 13 luglio 2012, ultimo aggiornamento 16 gennaio 2013