All’allarme corruzione nella Sanità lanciato dalla Corte dei Conti nel Rapporto 2012 sul coordinamento della finanza pubblica hanno risposto i Carabinieri del N.A.S. di Bari, che sotto la direzione della Procura della Repubblica di Foggia, hanno svolto indagini su gare d’appalto svolte dalla ASL di Foggia e finalizzate all’acquisto e la fornitura di dispositivi medici destinati agli ospedali di Manfredonia, Cerignola, San Severo e Lucera.

Nell’ambito del contesto investigativo le gare di appalto riguardano la fornitura massiva ed a prezzi “fuori mercato” di dispositivi “taglia aghi” (AILUIG 500) e del relativo materiale di consumo, nonché la fornitura di quattro sistemi informatici di telemedicina (T-MED), destinati ai reparti di cardiologia che sebbene regolarmente forniti, ma non richiesti da nessuno, non erano, a distanza di anni, mai entrati in funzione. Entrambe le forniture erano costate alla ASL di Foggia, rispettivamente 626.907,90 € per i taglia aghi e 832.320,00 € per i T-MED, per un totale, già corrisposto, di 1.459.228,00 €. 

La fornitura di tali dispositivi è stata effettuata da tre ditte operanti nel settore e facenti capo ad altrettanti imprenditori che si aggiudicavano l’appalto corrompendo funzionari amministrativi della ASL di Foggia, dell’Area Gestione del patrimonio, e primari ospedalieri, mediante l’uso di atti falsi e manipolando in toto delibere e determine.

Dalle indagini svolte presso tutti i reparti ospedalieri in argomento, emergeva che gran parte di tali dispositivi, non venivano utilizzati ed in alcuni casi erano accantonati ove venivano rinvenuti, dopo due anni, ancora imballati. 

Da ulteriori accertamenti effettuati presso le ditte in questione si accertava che ogni singolo dispositivo taglia aghi, veniva acquistato dalla ASL di Foggia al prezzo di 3.240 € mentre  il costo commerciale era di 240 €, inoltre il relativo materiale di consumo veniva acquistato al prezzo di 463 € a scatola, 250 volte superiore al reale costo commerciale di 1,92 €. Quindi, il danno causato alla ASL per la fornitura accertata di 149 dispositivi taglia aghi e 361 confezioni di materiale di consumo, ammonta a 626.907,90 €.

La seconda truffa, costituita dalla fornitura di 4 sistemi informatici di Telemedicina (T-MED) presso i reparti di cardiologia degli ospedali di Cerignola, San Severo e Lucera permetteva di accertare che ogni sistema informatico veniva venduto alla ASL al prezzo di 208.000 €,  7 volte superiore al reale costo commerciale di 30.000 €.

Durante le indagini si accertava che la fornitura ai reparti, era avvenuta all’insaputa del personale medico ed infermieristico su iniziativa di uno degli indagati che aveva fatto ricorso a delibere e determine di acquisto false.

Infine durante le indagini, si accertava che in nessun sistema informatico di telemedicina era attivo o mai entrato in funzione,  nelle strutture dove era stato fornito.

Anche in questo caso il danno ingente causato alla ASL per la fornitura accertata dei  4 sistemi informatici di telemedicina (T Med) ammonta a 832.320,00 € di cui 140.000 € versati in tangenti.

Le aziende, per compensare i dipendenti e i dirigenti ASL, investivano in regali, auto, viaggi, pranzi, soggiorni in hotel a 4 stelle, soggiorni in resort, nonché denaro contante, accertato nell’ordine del 20% per ogni affare concluso.

A conclusione delle attività investigative il G.I.P. presso il Tribunale di Foggia (dott.ssa Rita Pasqualina CURCI), concordando con la tesi investigativa fornita dal citato NAS, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Foggia, il Dott. Antonio LARONGA, ritenendoli responsabili, a vario titolo tra loro, dei reati di associazione per delinquere corruzione, turbativa d’asta e falso, in data 2 giugno 2012 emetteva 10 ordinanze di custodia cautelare (5 in carcere e 5 domiciliari) nei confronti dei personaggi coinvolti.

Nelle prime ore della mattinata odierna è stata data esecuzione alle operazioni di P.G. nelle città di Bari, Foggia, San Severo, Manfredonia, Urbino, Andria  e Canosa  da  personale del NAS di Bari e Foggia, unitamente a personale del  Gruppo Tutela Salute di Napoli e dei Comandi provinciali di  Bari, Foggia, Pesaro-Urbino.

Sono state perquisite nella contestualità dell’esecuzione delle misure gli uffici e studi di 5 primari ospedalieri nonché le sedi di 3 aziende operanti nel settore.


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Data di pubblicazione: 8 giugno 2012, ultimo aggiornamento 16 gennaio 2013