Carabinieri del NAS durante il sequestro di profumi contraffatti

Importante risultato ottenuto nel corso dei servizi di controllo effettuati dai Carabinieri del NAS di Torino nell’ambito del monitoraggio nazionale sull’importazione e distribuzione di prodotti cosmetici e di contrasto ai fenomeni di commercio di prodotti contraffatti e non conformi alle normative in materia di salute e sicurezza.

I militari del NAS, partendo dall’analisi di alcuni siti internet e di diversi social specializzati nella compravendita di articoli tra privati, hanno individuato un significativo traffico di profumi delle migliori case di moda presenti sul mercato che, con base operativa a Collegno (TO), si collegava a tutto il territorio nazionale.

Le attività di indagine coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino e condotte dai Carabinieri hanno portato all’esecuzione di decreti di perquisizione presso le abitazioni di due soggetti, padre e figlio, già noti alle Forze dell’Ordine, individuando 615 flaconi di profumi, molti dei quali già pronti per la spedizione a numerosi acquirenti.

La merce è stata rinvenuta priva di documentazione attestante la provenienza e con la specifica indicazione del divieto di commercializzazione; i successivi approfondimenti investigativi consentiranno di stabilire l’origine dei prodotti e la qualità del contenuto, al fine di stabilire eventuali effetti dannosi sulla salute dei consumatori.

Al riguardo, proprio il Ministero della Salute, sul sito internet, richiama l’attenzione sul fenomeno della contraffazione dei cosmetici e sul rischio nel caso di utilizzo di ingredienti vietati perché insalubri a contatto con la pelle ovvero se respirati.

L’attività dei Carabinieri del NAS di Torino ha consentito di rimuovere dal mercato illecito un quantitativo di prodotti che, se posti in commercio, avrebbero fruttato approssimativamente 16.000 euro ai venditori, che ora dovranno rispondere di fronte all’Autorità Giudiziaria di Torino dei reati di concorso nella ricettazione, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, frode nell’esercizio del commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.


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Data di pubblicazione: 17 dicembre 2020, ultimo aggiornamento 17 dicembre 2020