Due CC del NAS (foto di Archivio)

Nella corrente settimana, il NAS di Viterbo ha intensificato l’azione ispettiva finalizzata ad accertare, presso le strutture turistico-ricettive e termali, la regolarità
igienico-sanitaria e la corretta attuazione delle Linee Guida per la prevenzione e il controllo della c.d. legionellosi.
Le verifiche condotte dai militari specializzati hanno permesso di segnalare alle ASL territorialmente competenti di Viterbo e Rieti 17 persone – rappresentanti legali di altrettanti alberghi/agriturismi/B&B/ristoranti ricadenti nelle citate 2 province laziali – ritenute responsabili del mancato rispetto della normativa in vigore, per omissioni nell’adozione dei previsti protocolli in materia. 
In particolare, tra le violazioni più frequenti rilevate dai Carabinieri del NAS di Viterbo si segnala la mancata predisposizione del piano di valutazione del rischio da
“Legionella pneumophila” e delle conseguenti misure di prevenzione (mancata adozione delle procedure di sorveglianza sanitaria con riferimento alla formazione
dei lavoratori, nonché l’omessa esecuzione di campionamenti di acqua e controlli sullo stato di efficienza dei filtri degli impianti di condizionamento), rese  obbligatorie a seguito della conferenza permanente tra Stato, Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano tenutasi in data 7 maggio 2015.
L’attività ispettiva svolta rientra in una campagna di verifiche disposte dal Ministero della Salute sin dal mese di febbraio 2019, mirata all’attuazione delle previste misure di sicurezza per la prevenzione del rischio di esposizione alla Legionella nelle strutture ricettive e ambienti di lavoro, a protezione di tutte le persone presenti.

 

 


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Data di pubblicazione: 4 dicembre 2020, ultimo aggiornamento 4 dicembre 2020