I Carabinieri del NAS di Palermo, insieme ai militari dell’Arma territoriale, hanno eseguito, nelle province di Agrigento e Catania, cinque decreti di perquisizione locale emessi dalla Procura della Repubblica di Agrigento, nei confronti di 3 tra funzionari ed ex dirigenti della locale Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) nonché dell’amministratore di una società di vendita di arredi di Catania, ritenuti responsabili di turbativa d’asta e truffa in danno del Servizio Sanitario Nazionale.

I provvedimenti sono stati disposti sulla base delle indagini del Nucleo palermitano, coordinate dalla Autorità giudiziaria (dott. Giacomo Forte), che hanno consentito di scoprire una turbativa d’asta da parte di alcuni funzionari pubblici, i quali, nell’ambito di una gara per la fornitura di arredi all’ASP, hanno pilotato l’assegnazione dell’appalto ad una specifica ditta, mediante illeciti accordi sulla cifra da presentare, notevolmente più bassa rispetto al prezzo della base d’asta. L’ammontare irrisorio dell’offerta è stato poi compensato con la fornitura di materiali con caratteristiche differenti e con un valore inferiore rispetto a quello concordato, anomalie che non sono state rilevate in sede di collaudo. Inoltre, gli indagati hanno annullato per pretestuose ed inesistenti irregolarità una precedente gara che aveva visto aggiudicataria, in maniera legittima, una ditta diversa.

Nel corso delle perquisizioni i militari hanno proceduto al sequestro di copiosa documentazione e di arredi sanitari oggetto della gara d’appalto.

Il danno arrecato all’erario è stimato in circa 50.000 euro.


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Data di pubblicazione: 30 marzo 2012, ultimo aggiornamento 16 gennaio 2013