Blitz dei Nas e della Guardia di Finanza di Napoli in varie strutture ospedaliere napoletane. Tredici i provvedimenti cautelari eseguiti tra Campania, Toscana e Piemonte, di cui un arresto in carcere, due arresti domiciliari, tre divieti di dimora in Napoli e sette obblighi di presentazione alla Polizia giudiziaria. E 42 decreti di perquisizioni domiciliari emessi dall'Autorità giudiziaria di Napoli nei confronti di personale medico e paramedico tra cui l'ospedale 'Cardarelli', nonché di alcuni dipendenti della Casa di Cura privata 'Villa del Sole.

Tra gli arrestati ci sono anche Paolo Jannelli, primario del Cardarelli e il fratello Gabriele, per cui sono stati disposti gli arresti domiciliari. Secondo gli inquirenti sono stati raccolti gravi elementi indiziari riconducibili a vari reati tra i quali quelli di ''concussione, falso, truffa aggravata, peculato, omicidio colposo riguardanti, secondo l'ipotesi accusatoria, le attività di medici, paramedici, amministratori, inseriti nell'entourage della clinica privata partenopea Villa del Sole e del Reparto di Ortopedia del Cardarelli diretto da Paolo Iannelli''. Il fulcro dell'indagine ruota proprio intorno ai rapporti sussistenti tra la clinica privata e strutture sanitarie pubbliche come l'ospedale Cardarelli e l'Asl Na 2.

In pratica alcuni medici si astenevano dall'andare al lavoro nelle strutture pubbliche per svolgere invece la libera professione nella casa di cura privata. In particolare convincevano i pazienti dell'ospedale Cardarelli, prospettando loro lunghissime attese in realtà false, a ricoverarsi e a farsi operare nella struttura privata Villa del Sole. Secondo quanto scrivono gli inquirenti tra i reati contestati ''concussione per induzione in danno di decine di malati degenti all'Aorn Cardarelli di Napoli (reparto di Ortopedia diretto da Paolo Iannelli) ai quali dopo attese anche lunghe caratterizzate da sistemazioni precarie, talvolta su barelle, venivano prospettati ulteriori lunghi tempi di attesa e, come unica via per ottenere cure immediate ed efficaci il trasferimento nella casa di cura Villa del Sole (nella quale Paolo Iannelli svolgeva attività privata) dove i pazienti chiedevano di trasferirsi e venivano operati''.Secondo gli inquirenti è stato individuato un sistema illecito con i caratteri di una vera e propria organizzazione criminale.

Tra gli altri reati contestati a vario titolo alle persone coinvolte nell'inchiesta anche la ''falsificazione di cartelle cliniche e delle relative schede di dimissione ospedaliera (Sdo), di documentazione inerente alla composizione dell'equipe chirurgica di sala operatoria, nonché delle schede di presenza giornaliera dei sanitari presso la suddetta struttura pubblica''. Uno dei casi emersi nel corso delle indagini che hanno portato al blitz è quello di un dipendente che risultava in servizio nella Asl mentre era in vacanza in Thailandia. Secondo gli inquirenti sono state perpetrate truffe ''al Servizio Sanitario nazionale, sia attraverso sistematica, ingiustificata assenza dai rispettivi reparti ospedalieri, sia attraverso l'utilizzazione dei rimborso delle prestazione erogate in regime di Intramoenia presso la clinica Villa del Sole da medici in servizio presso la Asl Na 2''.

Queste truffe, secondo gli inquirenti, erano agevolate dal fatto che la Asl Na 2 riconosceva in modo singolare il rimborso del ricovero ad alcune cliniche convenzionate, fra cui Villa del Sole, nel caso in cui nelle stesse fosse stato svolto un intervento in regime di Intramoenia. C'è poi un paziente che morì durante un intervento alla clinica del Sole per la riduzione dell'obesità pochissimo tempo dopo il suo ingresso in sala operatoria e che venne fatto uscire dalla clinica in ambulanza sotto gli occhi esterrefatti dei familiari, a cui venne riferito, che aveva avuto una sorta di crisi cardiaca prima dell'intervento e per questo doveva essere ricoverato in ospedale.

(Fonte: adnkronos.com)


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Data di pubblicazione: 6 marzo 2012, ultimo aggiornamento 16 gennaio 2013