Un CC del NAS

Il NAS di Pescara, nell’ambito dei controlli per il rispetto delle norme nella medicina dello sport, ha deferito all’A.G. due medici che, in concorso tra loro, avevano redatto un considerevole numero di certificati falsi di atleti tesserati di una società calcistica dilettantistica della Provincia di Chieti. I due responsabili, uno dipendente dell’ASL e l’altro libero professionista, specialista in medicina dello sport, in combutta tra di loro, avevano utilizzato la carta intestata di una struttura sanitaria ubicata nella Provincia di Ascoli Piceno, del tutto ignara dell’accadimento e che interpellata, disconosceva l’origine dei certificati. I due professionisti medici dovranno rispondere al Procuratore della Repubblica dei reati di falsità materiale commessa da pubblico ufficiale e da privato.

Il NAS di Bologna, nel corso di attività ispettive per il contrasto dell’abusivismo sanitario, ha scoperto una persona, priva di qualsiasi titolo ed abilitazione professionale, che praticava terapia per la cura del cancro con un’apparecchiatura elettrica attraverso l’applicazione di onde elettromagnetiche. I militari hanno scoperto tutto dopo una perquisizione presso il domicilio del finto medico. Ad aggravare la situazione, l’indagato aveva anche indotto un 73enne ad abbandonare la cura ufficiale per un tumore maligno per sottoporsi a questa “innovativa” terapia. Sequestrate ben 2 apparecchiature prive di qualsiasi certificazione al funzionamento. Il responsabile dovrà rispondere alla Procura della Repubblica di Rimini dei reati di circonvenzione d’incapace e di esercizio abusivo della professione di medico.

 

 

 

 

 

 


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Data di pubblicazione: 9 maggio 2020, ultimo aggiornamento 9 maggio 2020