Un CC del NAS

Il NAS di Firenze, a seguito del risultato di alcune analisi di laboratorio effettuate su un campione alimentare, ha denunciato un cittadino extracomunitario per commercio di sostanze alimentari nocive.
Gli accertamenti, eseguiti su un prodotto ittico acquisito presso un ristorante etnico, hanno evidenziato che l’alimento conteneva risultati non conformi per la presenza di un batterio.

Il NAS di Catanzaro, nel corso di un’ispezione eseguita unitamente al NIL di Vibo Valentia che ha avuto come obiettivo un pub – pizzeria, ha riscontrato l’omessa attuazione del sistema di HACCP.
Durante il medesimo accertamento, inoltre, i colleghi del NIL hanno riscontrato che i sei lavoratori impiegati nell’attività erano irregolari e due percepivano il reddito di cittadinanza.
Per le violazioni accertate il titolare del pub – pizzeria è stato sanzionato per un valore di quasi 25.000 euro.

Il NAS di Padova ha eseguito un controllo presso una macelleria - minimarket in provincia di Verona sequestrando:
- 49 litri di olio di oliva privi di documenti che ne attestassero la provenienza e la relativa tracciabilità;
-  oltre un quintale di alimenti vari (zucchero, thè, lievito) privi di indicazioni in lingua italiana;
Il valore dei prodotti sequestrati ammonta a circa 550 euro.

Il NAS di Livorno a seguito di un’ispezione eseguita presso un ristorante etnico, ha segnalato una persona all’autorità sanitaria ed amministrativa per aver:
- tenuto i locali dell’attività in scarse condizioni igienico-sanitarie e strutturali;
- omesso di indicare, nella lista/menù, le informazioni obbligatorie circa l’indicazione della presenza di prodotti o sostanze che possono provocare allergie o intolleranze.
Il personale dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest, intervenuto su richiesta dei militari operanti, ha disposto la sospensione dell’attività, dal valore di circa 250.000 euro.

Il NAS di Roma è stato impegnato in un ampio servizio di controllo a produttori, grossisti e dettaglianti del settore della grande distribuzione degli alimenti.
Nel corso dei loro accertamenti gli uomini del Nucleo laziale hanno:
- sequestrato 40 kg di alimenti privi di tracciabilità per un valore di euro 850 circa;
- segnalato una persona per la mancata applicazione del piano di autocontrollo e per le carenze strutturali della sua attività;
- sequestrato amministrativamente 80 bottiglie riportanti etichetta irregolare;
- chiuso, con la collaborazione del personale dell’ASL Roma/6, un deposito di alimenti e bevande per la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo e gravi carenze igienico sanitarie;
- sequestrate amministrativamente quasi 2700 confezioni di latte e circa 50 lattine di birra con termine minimo di conservazione oltrepassato.
- elevato sanzioni amministrative per un valore totale di 33.000 euro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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Data di pubblicazione: 24 gennaio 2020, ultimo aggiornamento 24 gennaio 2020