Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Piacenza ha emesso un’ordinanza di sospensione dell’attività commerciale nei confronti di una pescheria sita in provincia di Piacenza.
Il provvedimento scaturisce da una segnalazione ad opera del NAS di Parma i cui militari, nel corso di un’ispezione igienico sanitaria, avevano accertato la presenza di gravi carenze igienico sanitarie, gestionali e strutturali.
Il legale rappresentante dell’attività, una donna di origini piacentine, è stata sanzionata per un importo pari a circa 2.000 euro, mentre il valore del provvedimento di sospensione ammonta a 200.000 euro.

Il NAS di Ancona ha deferito la proprietaria di un ristorante marchigiano alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro.
Le indagini dei militari sono partite da una segnalazione per sospetta tossinfezione alimentare che aveva colpito dieci avventori del locale. I referti redatti dal personale medico, unitamente ad un’indagine epidemiologica condotta dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’A.S.U.R. Marche – Area Vasta 1 di Fano, hanno ricondotto le cause del malore alla consumazione di preparati a base di tonno in stato di alterazione per presunta contaminazione da istamina, tale da ingenerare una “sindrome sgombroide”, cioè un’intossicazione con sintomatologia analoga a quella di una allergia.

 

 

 


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Data di pubblicazione: 17 luglio 2019, ultimo aggiornamento 17 luglio 2019