Due CC del NAS controllano un allevamento

Il NAS di Firenze ha deferito il titolare di un allevamento ovi-caprino alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo. Le indagini, eseguite con la collaborazione dei Militari della Sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri Forestale, del personale dell’Azienda USL “Toscana Sud-Est” e dell’ARPAT (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) Dipartimento di Arezzo, hanno evidenziato:

  • gravi inadeguatezze igienico sanitarie e strutturali del ricovero degli animali, in quanto privo dei requisiti previsti per garantirne il benessere, poiché costituito da un ambiente con copertura di lastre in fibrocemento amianto, in avanzato stato di degrado e presenza sul suolo di materiale pericoloso;
  • omissioni gestionali dell’allevamento, caratterizzate dalla presenza di frammenti di eternit, diffusi su tutta la superficie interessata dal pascolo e dal ricovero degli ovi-caprini, nonché da pannelli del medesimo materiale accatastati in prossimità dei ricoveri degli animali.

Nell’area prospicente l’allevamento gli operatori hanno inoltre rinvenuto materiali isolanti fuori uso, rottami di natura ferrosa/plastica ed elettrodomestici abbandonati, nonché un notevole quantitativo di letame, interessante anche i locali adibiti a ricovero, in quanto non vi era associata alcuna letamaia idonea per lo stoccaggio degli effluenti zootecnici.
Durante il controllo i Carabinieri hanno rinvenuto, all’interno di un cassone metallico adibito a letamaia, un cucciolo di gatto, il quale presentava gravi sofferenze fisiche per un trauma alla parte sinistra del cranio. L’animale, rinvenuto in fase preagonica, decedeva nel corso dell’attività ispettiva e veniva prelevato dal personale del servizio veterinario della ASL “Toscana Sud Est”, per essere conservato a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Considerata la gravità delle violazioni riscontrate, gli operatori hanno sequestrato l’intero allevamento, che comprendeva 38 ovini, 24 caprini, 27 polli e 3 conigli, e il terreno su cui sorgeva, con la discarica illecita di rifiuti speciali, la letamaia e le struttura adibite a ricovero, per un totale di 2.120 mq, e un valore commerciale stimato in circa 600.000 euro.

 

 

 


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Data di pubblicazione: 20 maggio 2019, ultimo aggiornamento 20 maggio 2019