Un CC del NAS impegnato in un controllo

Continua, nei Paesi europei, l’interesse per l’operazione “Oro Giallo”, effettuata dal NAS di Foggia alcuni giorni fa. Anche Europol, l’Ufficio di Polizia Europeo finalizzato all’analisi e al contrasto delle principali minacce criminali, ha infatti pubblicato un comunicato stampa relativo all’indagine effettuata dal Nucleo pugliese.
Europol ha l’obiettivo di assistere le diverse autorità degli Stati membri UE per incrementare la sicurezza dei cittadini europei. L’Agenzia, che ha sede a L’Aia (NL), funge da centro per lo scambio di informazioni tra le diverse forze di polizia e ne sostiene le operazioni di contrasto alla criminalità sul territorio europeo. Ad Europol lavorano alcuni tra i migliori criminologi del continente, garantendo così una delle più forti concentrazioni di competenze analitiche del mondo.
Gli impiegati di Europol utilizzano quotidianamente strumenti all’avanguardia per assistere le agenzie di polizia europee nella conduzione di indagini e per effettuare un’analisi dettagliata di alcune delle principali minacce contemporanee, quali la criminalità organizzata e il terrorismo.

"150 000 litri di olio extra vergine di oliva contraffatto sequestrati ad un’organizzazione “ben oliata”

Gli esperti dall’Unità Europol per il contrasto dei crimini relativi alla proprietà intellettuale – IPC3 – hanno supportato i Carabinieri del NAS e il Tribunale di Darmstadt in Germania,  nell’arresto di 20 individui e nel sequestro di 150.000 litri di olio di oliva contraffatto. I criminali ricavavano, ogni anno, fino a 8 milioni di euro modificando il colore di olio di semi di bassa qualità, per rivenderlo sui mercati italiani e tedeschi come olio extra vergine di oliva.
L’indagine ha avuto inizio con l’individuazione di un’organizzazione criminale sospettata di falsificare grandi quantità di olio di semi di girasole in Italia. Il reato si consumava aggiungendo a olio di bassa qualità clorofilla, beta-carotene e olio di soia. Il prodotto veniva quindi venduto sul mercato tedesco ove i criminali tentavano di rivenderlo ai ristoranti locali.
Le attività di falsificazione dell’olio venivano effettuate presso un frantoio che versava in pessime condizioni igienico-sanitarie. Alcuni dei criminali si occupavano di produrre l’etichettatura del prodotto mentre altri, con specifica esperienza, effettuavano il trasporto su auto-articolati ogni due settimane.
In alcuni casi, l’olio di oliva contraffatto rimpiazzava completamente delle spedizioni che avrebbero dovuto contenere un prodotto genuino.
Una volta arrivato in Germania, l’alimento contraffatto era conservato presso alcuni magazzini in attesa di essere distribuito sul mercato tedesco.
Nel corso dell’operazione sono state effettuate 20 perquisizioni domiciliari in Italia e Germania, sequestrati 150.000 litri di olio di oliva in diverse località e 5 auto-articolati che trasportavano un totale di 23.000 litri di olio contraffatto.
Si stima che, ogni anno, gli indagati guadagnassero circa 8 milioni di euro dal loro traffico, al netto dell’acquisto annuale di olio di girasole per un valore di un milione di euro, che rivendevano a un prezzo compreso tra i 5 e i 10 euro al litro. 
L’indagine, supportata da Europol e Eurojust, è stata effettuata nell’ambito dell’operazione internazionale OPSON, finalizzata al contrasto della contraffazione e dei prodotti alimentari “substandard” sui mercati internazionali.
Europol ha seguito questa indagine fin dall’inizio, ospitando una riunione presso la sua sede di L’Aia e tenendo, nel marzo 2019, un briefing tra le Autorità italiane e tedesche. Europol, inoltre, ha partecipato alla fase esecutiva dell’operazione fornendo supporto analitico ed elaborando, tramite i suoi esperti anti-contraffazione, le informazioni raccolte dalle diverse unità sul campo”.

 


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Data di pubblicazione: 17 maggio 2019, ultimo aggiornamento 17 maggio 2019