Un Carabiniere del NAS impegnato in un controllo alimentare

Il NAS di Pescara, unitamente al personale dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi di Pescara, ha effettuato dei controlli nel settore della produzione di birre artigianali. A conclusione dell’attività gli operatori hanno segnalato all’Autorità Sanitaria e Amministrativa la titolare di un’azienda sita in provincia di L’Aquila per aver mantenuto i locali del birrificio in condizioni carenti dal punto di vista igienico e strutturale, attestate dalla presenza di sporco diffuso e da attrezzature e superfici di lavoro non facilmente lavabili e sanificabili.
Nel corso dell’ispezione, inoltre, il personale operante ha accertato che la responsabile legale dell’azienda aveva:

  • omesso di attuare le procedure di autocontrollo di cui al sistema h.a.c.c.p.;
  • mancato di attivare le procedure di tracciabilità e rintracciabilità;
  • detenuto per la commercializzazione una tonnellata circa di birra, in assenza delle indicazioni e/o documentazione relativa alla sua tracciabilità.

La bevanda, dal valore di 10.000 euro, è stata sottoposta a sequestro amministrativo

Sempre il NAS di Pescara ha eseguito un accesso ispettivo presso un esercizio dedicato alla vendita di prodotti di pasticceria e pasta fresca. Al termine degli accertamenti i Carabinieri abruzzesi hanno deferito all’Autorità Giudiziaria il titolare dell’attività per tentata frode nell’esercizio del commercio. L’indagato, infatti, deteneva per la vendita 10 kg pasta fresca di produzione industriale, unitamente ad altri prodotti artigianali, che pubblicizzava sui social network come se fossero di propria produzione.

Il NAS di Palermo, insieme ai colleghi dell’Arma Territoriale, ha effettuato un controllo presso un caseificio sito in provincia di Agrigento. Al termine degli accertamenti, i militari hanno sequestrato oltre una tonnellata di prodotti lattiero caseari, dal valore di mercato stimato in 3.000 euro. Il provvedimento si è reso necessario in quanto gli alimenti erano privi di documentazione che ne attestasse la tracciabilità.

Il NAS di Caserta, infine, ha deferito in stato di libertà la titolare di una scuola elementare paritaria, per avere detenuto 68 kg di alimenti vari destinati alla mensa scolastica in cattivo stato di conservazione, in quanto arbitrariamente sottoposti al processo di congelazione ed in parte scaduti di validità.

 

 

 


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Data di pubblicazione: 26 marzo 2019, ultimo aggiornamento 26 marzo 2019