Il NAS di Ancona, al termine di un’attività ispettiva eseguita presso un frantoio marchigiano, ha deferito una persona alla locale Procura della Repubblica.
L’indagato è il legale responsabile della ditta, che dovrà rispondere del reato di frode in commercio. Durante il controllo, infatti, i militari hanno rilevato che lo stesso aveva posto in commercio dell’olio di oliva classificandolo come extravergine, quando invece le analisi di laboratorio hanno dimostrato che il prodotto era di qualità inferiore.
Nell’ambito degli accertamenti, i Carabinieri hanno sequestrato oltre 1.000 litri di olio, dal valore di circa 15.000 euro.
Il NAS di Milano ha invece continuato i controlli sui prodotti contenente miscele e sostanze pericolose per la salute dei consumatori. In tale ambito, i militari lombardi hanno sequestrato 49 bombolette spray di smalto rapido, del valore di euro 100,00 circa, in quanto la loro etichetta non era conforme ai requisiti stabiliti dalla legge.
Il medesimo NAS, inoltre, unitamente al personale dell’agenzia delle dogane, ha eseguito un decreto di perquisizione emesso dall’Autorità Giudiziaria nell’ambito di un’indagine per i reati di falso ideologico e truffa.
L’indagato, in qualità di commerciante di una ditta milanese, è accusato di aver effettuato diverse importazioni da paesi extra UE di parrucche composte da capelli umani che, con artifizi consistiti nel rendere dichiarazioni mendaci ai funzionari doganali, venivano introdotte nel territorio italiano come capelli di natura sintetica. Secondo gli investigatori il reato è stato commesso al fine di eludere i previsti controlli in materia sanitaria e per omettere di versare i dazi connessi all’autorizzazione per l’immissione in commercio.
Nel corso della perquisizione gli operatori hanno rinvenuto 20 kg di ciocche di capelli umani e documentazione contabile per un valore di 50.000 euro.
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