due carabinieri del nas durante ispezione ad oleificio

I Carabinieri del NAS proseguono, senza sosta, nella consueta azione di contrasto alle frodi alimentari.
Il N.A.S. di Padova, nel corso dei controlli effettuati presso alcuni oleifici della provincia di Verona ha sequestrato quasi 3 (tre) tonnellate di olio, etichettato come extravergine biologico di propria produzione, ma risultato alterato dalle analisi di laboratorio. Il titolare, una 52enne di Verona, è stata denunciata in stato di libertà poiché responsabile della violazione penale sulla disciplina igienica degli alimenti e bevande.
I militari del N.A.S. di Torino, al termine di una serrata attività di indagine ha segnalato all'A.G. due persone di 57 e 36 anni, rispettivamente amministratore unico e socio di una azienda agricola sita nella provincia di Novara, poiché responsabili di truffa aggravata e frode in commercio. Gli stessi, aderendo al bando per il programma di sviluppo rurale per i conseguimento di erogazioni pubbliche, ponevano in commercio prodotti agroalimentari (riso e mais) spacciandoli per biologici, quando erano invece provenienti da coltivazioni convenzionali.
Il NAS di Perugia, a seguito di alcuni controlli compiuti all'interno dei centri commerciali della provincia umbra, ha effettuato il sequestro sanitario amministrativo, con conseguente chiusura, di un'area di stoccaggio di prodotti ortofrutticoli, per un valore stimato di circa 80mila euro, in quanto invasa dai topi. Inoltre all'interno di un ristorante sono stati sequestrati 30 (trenta) kg. circa di alimenti scaduti, immediatamente distrutti, per un valore di svariate migliaia di euro di sanzioni.
I Carabinieri del NAS di Latina, invece, a conclusione di un'attività ispettiva all'interno di un laboratorio di carni suine sito nel frusinate ha sequestrato 1 (una) tonnellata di carni suine fresche e lavorate poiché sprovviste della indicazioni di legge e della loro provenienza (rintracciabilità). Al titolare dell'opificio, un 43enne di Frosinone, sono state contestate sanzioni per 5mila euro.
Anche il NAS di Bari, a seguito di un'ispezione effettuata all'interno di un bar del centro cittadino, ha sequestrato un quintale di alimenti vari e 200 litri di bevande in quanto stipati in un seminterrato, in pessime condizioni igienico sanitarie e privo di autorizzazioni. Su richiesta dei militari, l'ASL di Bari disponeva l'immediata sospensione dell'attività con conseguente contravvenzione, per migliaia di euro, al titolare del bar.


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Data di pubblicazione: 22 gennaio 2019, ultimo aggiornamento 22 gennaio 2019