Ministero della Salute

Il NAS di Viterbo ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla locale Procura nei confronti del titolare di una ditta della Tuscia. Il provvedimento scaturisce da una serie di accertamenti eseguiti dal Nucleo nell’ambito delle certificazioni obbligatorie per gli operatori del settore alimentare (OSA). Durante le indagini, infatti, i Carabinieri hanno scoperto che la ditta rilasciava dei falsi attestati di partecipazione a corsi di formazione in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e di operatore qualificato del settore alimentare utilizzando, tra l’altro, le firme di docenti fittizi/inesistenti.   

I militari del NAS di Parma hanno eseguito un’ispezione igienico-sanitaria presso un esercizio commerciale emiliano specializzato nella vendita di frutta e verdura. Al termine degli accertamenti, i Carabinieri hanno deferito il titolare dell’attività all’A.G. di Reggio Emilia per il reato di frode in commercio. L’accusato, infatti, aveva posto in commercio noci di provenienza centro europea, indicando però sull’etichetta che le stesse provenivano da una nota località campana. I Carabinieri hanno sequestrato oltre 300 kg di noci, in parte nell’imballo originario ed in parte sfuse, e 283 sacchetti vuoti indicanti in etichetta il falso luogo d’origine, il tutto per un valore commerciale di circa 2000 euro.

Il NAS di Roma, infine, ha effettuato delle verifiche sulla filiera di importazione e distribuzione di acqua minerale imbottigliata. Nell’ambito dei controlli, è stato denunciato il responsabile di un deposito all’ingrosso di acqua e bibite sito nella periferia della capitale. L’uomo dovrà rispondere delle accuse di detenzione di acqua in cattivo stato di conservazione, poiché l’ispezione del NAS ha determinato che la bevanda era stoccata in un luogo direttamente esposto alla luce del sole ed agli agenti inquinanti. Nel corso del loro intervento i Carabinieri hanno sequestrato 32.208 bottiglie di acqua minerale, per un valore di 25.000 Euro.