“Metodologia per la definizione dei criteri/parametri di appropriatezza ed efficienza dei ricoveri di riabilitazione ospedaliera”. L’ha messa a punto un Tavolo tecnico multidisciplinare istituito presso il Ministero della salute e coordinato dal Siveas al termine di un percorso di analisi lungo e complesso.
 
La metodologia si basa sulla ricostruzione del "percorso del paziente" di riabilitazione, distinguendo tra pazienti di riabilitazione che hanno avuto un evento acuto precedente dagli altri pazienti, e individua per le quattro principali tipologie di riabilitazione (sistema nervoso, apparato respiratorio, apparato cardio-circolatorio e sistema muscolo scheletrico) i seguenti criteri:

  • potenziale inappropriatezza clinica, con riferimento alla numerosità di ricoveri
  • potenziale inappropriatezza organizzativa e potenziale inefficienza, con riferimento alla durata dei ricoveri.

L’analisi della Riabilitazione ospedaliera condotta con la nuova metodologia ha dato i seguenti risultati:

  • la potenziale inappropriatezza è maggiormente concentrata nei ricoveri di riabilitazione che non provengono da un evento acuto
  • il numero di ricoveri potenzialmente inappropriati dal punto di vista clinico è più elevato nelle strutture private (67% privato – 33% pubblico), cosi come le giornate di degenza potenzialmente inefficienti (79% privato – 21% pubblico), mentre la potenziale inappropriatezza organizzativa è quasi equamente distribuita (52% privato – 48% pubblico)
  • l’assistenza riabilitativa ospedaliera in regime diurno risulta particolarmente critica e necessita di criteri puntuali di standardizzazione organizzativa e gestionale
  • a livello regionale, la potenziale inappropriatezza neurologica sembra essere maggiormente concentrata nelle regioni Lombardia e Lazio, quella pneumologia in Lombardia, Campania e Puglia, quella cardiologica in Molise e nella PA di Bolzano, quella ortopedica in Lazio e Campania
  • spesso l’eccessivo ricorso all’assistenza ospedaliera dei ricoveri di riabilitazione è determinato dalla carenza di soluzioni territoriali alternative all’ospedale, che consentano di evitare l’utilizzo dell’ospedale stesso da ricoveri ad elevato rischio di in appropriatezza
  • la difformità delle soluzioni e delle risposte assistenziali regionali, genera, oltre che uno sbilanciamento dei volumi di attività e della distribuzione dei servizi fra le Regioni, anche una difficoltà di lettura del dato, di interpretazione dello stesso e, quindi, di puntuale descrizione del fenomeno.

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Data di pubblicazione: 12 marzo 2013, ultimo aggiornamento 21 marzo 2013