La Giornata mondiale della tubercolosi viene celebrata il 24 marzo di ogni anno, per ricordare di non abbassare l’attenzione nella lotta alla malattia, che rappresenta ancora oggi un grave problema di sanità pubblica a livello mondiale, con oltre 9 milioni di nuovi casi e circa 2 milioni di decessi ogni anno.
Lo slogan adottato quest’anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è “Stop TB in my lifetime”.

La Giornata mondiale 2012 si inserisce, anche quest’anno, nell’ambito del Piano d’azione dell’OMS per dimezzare il tasso di prevalenza della tubercolosi e il numero dei decessi ad essa correlati, entro il 2015.

Nel nostro Paese, l’incidenza di tubercolosi, da diversi anni, intorno a 7 casi di malattia ogni 100.000 abitanti e, quindi, costantemente inferiore alla soglia entro la quale un Paese è definito dall’OMS come “a bassa endemia” (<10 casi di malattia/100.000 abitanti).

La maggior parte dei casi si concentra in alcuni gruppi a maggior rischio di contrarre l’infezione, quali i soggetti di nazionalità straniera tra i 25-34 anni di età e i soggetti italiani di età  ≥ 65 anni.

Tra le categorie a rischio non vanno dimenticati i lavoratori dei servizi sanitari e socio-assistenziali, che, in relazione agli ambienti sanitari frequentati e all’attività clinica svolta, sono esposti ad un maggior rischio di contrarre l’infezione.

In accordo con le indicazioni dell’OMS e della Comunità europea, l’Italia fin dagli anni ‘90 si è sempre impegnata nella lotta alla tubercolosi attraverso, per esempio, la diffusione di Linee Guida nazionali per la prevenzione e il controllo di questa malattia nella popolazione generale, ma anche in alcuni ambienti e categorie a rischio.

È, inoltre, alle fasi finali dell’iter di approvazione, da parte della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, il documento “Controllo della tubercolosi: obiettivi di salute, standard e indicatori 2011-2013”, che ha, tra gli obiettivi prioritari, il miglioramento del sistema nazionale di sorveglianza della tubercolosi e l’attivazione di un programma informativo-educativo “straordinario”,  per la formazione degli operatori sanitari.

Per approfondire consulta:

  • la pagina dell'area tematica "Malattie infettive e vaccinazioni"
  • Il sito Stop TB.

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Data di pubblicazione: 21 marzo 2012, ultimo aggiornamento 9 gennaio 2013