Il Ministero della salute, in collaborazione con il Centro di referenza nazionale per la ricerca degli OGM (CROGM) e l’Istituto superiore di sanità, predispone ogni tre anni il Piano nazionale di controllo ufficiale sulla presenza di organismi geneticamente modificati negli alimenti.

Esaminando i dati relativi al 2011, ultimo anno di programmazione del triennio 2009-2011, la valutazione generale dei risultati è positiva, sia dal punto di vista della numerosità dei campionamenti, che di percentuale di non conformità. Infatti, il numero totale di campioni analizzati ed elaborati, è di 894 sul territorio mostrando un incremento numerico rispetto alle previsioni dei controlli del Piano nazionale.

Non è stata rilevata alcuna non conformità relativa alle disposizioni di etichettatura per gli OGM autorizzati sul territorio. Questo risultato conferma da una parte la crescente consapevolezza degli operatori del settore alimentare che pongono particolare attenzione lungo tutta la filiera, dall’approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito, dall’altra l’efficacia dei controlli ufficiali messi in atto.

Relativamente all’importazione, si evidenzia che, sebbene il Piano nazionale ponga un particolare accento su tale fase, nel corso del 2011 i campionamenti risultano essere stati 41, un numero inferiore, sia rispetto a quello stabilito per gli Uffici periferici nello stesso Piano nazionale, sia rispetto all’anno precedente.
Inoltre la percentuale maggiore di positività, nonché il riscontro delle sole due non conformità, evidenziate nei campioni prelevati in questa fase, rispetto a quelle riscontrate sul territorio, confermano che l’importazione rimane un punto fondamentale nella catena dei controlli ufficiali.

Altro ruolo fondamentale nella attività di controllo viene svolto dai laboratori pubblici. A tal proposito, considerata la complessità del controllo analitico, l’attività è risultata particolarmente intensa ai fini, sia della validazione dei metodi, sia della relativa applicazione nell’ambito del controllo ufficiale. In considerazione della necessità di ricercare un numero crescente di eventi autorizzati è auspicabile, pertanto, una maggiore specializzazione dei laboratori al fine di razionalizzare l’attività analitica sia per gli aspetti tecnici che economici.

A conclusione del secondo triennio di programmazione, tenuto conto dei risultati complessivi ottenuti anche per il 2011, si può concludere che sul mercato italiano sostanzialmente i prodotti alimentari hanno rispettato i requisiti di etichettatura previsti dalla normativa vigente, assicurando in tal modo una corretta informazione al consumatore. La presenza di OGM, autorizzati e non, negli alimenti in Italia è decisamente limitata e a livello di tracce.

Leggi la Relazione OGM, dati 2011

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Data di pubblicazione: 25 luglio 2012, ultimo aggiornamento 9 gennaio 2013