Il Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi, è intervenuto il 19 giugno 2012 al secondo Open Forum della European Partnership for Action Against Cancer (EPAAC) in corso a Roma. Di seguito il testo pronunciato dal Ministro.

Il Ministero della Salute è onorato di ospitare, a nome dell'Italia, l'Open Forum 2012 della European Partnership Action Against Cancer (EPAAC), manifestazione pubblica annuale della omonima Joint Action del Programma Europeo Salute. Lo consideriamo un riconoscimento all'impegno e al contributo determinante che il nostro Paese ha avuto nel campo della lotta contro il cancro, sia a livello nazionale che a livello internazionale, in particolare europeo. Un ruolo pienamente rispecchiato dalla presenza di numerosi partner italiani in questa importante iniziativa, alla quale il Ministero della Salute ha dato un pieno appoggio e un rilevante contributo, iniziato già nelle prime fasi di sviluppo politico della iniziativa e continuato con costanza e profonda convinzione durante la costruzione del progetto e il suo primo anno e mezzo di attività.

Mi è particolarmente gradito anche di poter condividere questa occasione con il Commissario Europeo alla salute, John Dalli, con il collega Ministro della salute della Repubblica Slovena, Tomaž Gantar, il Presidente dei Deputati europei contro il cancro, Alojz Peterle, il rappresentante della Organizzazione mondiale della sanità, Gauden Galea, che ci onorano della loro presenza con la quale testimoniano anche la importanza di questo evento non solo per l’Italia, ma anche per la sanità europea ed internazionale.

Un saluto e un ringraziamento particolare va anche ai colleghi dell'Istituto di sanità pubblica della Repubblica Slovena che con grande impegno e professionalità stanno svolgendo il loro ruolo di coordinatori della Joint Action; il loro costante supporto e i loro suggerimenti e contributi ci ha aiutati non poco nella pur complessa organizzazione di questo evento e sono sicuro che questa positiva esperienza ci servirà per avviare altre importanti e fruttuose collaborazioni.

Voglio, infine anche salutare e ringraziare per la vostra partecipazione tutti voi qui presenti, a partire ovviamente dai colleghi dell'Istituto della Repubblica Slovena, i Work-package leaders, responsabili delle diverse parti del progetto, i rappresentanti degli Stati Membri, i responsabili di tutte le altre organizzazioni partner presenti, e gli altri esperti ed operatori del settore che hanno voluto essere con noi di persona o che assistono a questa manifestazione in collegamento diretto via internet.

Vorrei ora provare in questi pochi minuti a spiegarvi perché partecipiamo in prima linea a questo progetto europeo e perché riteniamo che sia così importante.

Il primo motivo è ovviamente la priorità che questo tema riveste nelle nostre strategie sanitarie nazionali. I tumori costituiscono tuttora un importante carico di malattia e quindi una priorità sanitaria per il nostro Paese. Ogni anno in Italia vengono infatti diagnosticati circa 250.000 nuovi casi e questo numero è in costante incremento anche a causa del progressivo invecchiamento della popolazione; inoltre si è stimato (dati riferiti all’anno 2010) che circa due milioni di italiani vivano con il cancro o abbiano avuto una esperienza di malattia; anche in questo caso, i numeri sono in progressivo aumento. Secondo gli ultimi dati disponibili, poi oltre 168 mila italiani muoiono ogni anno a causa del cancro, che costituisce il 30% di tutti i decessi e la seconda causa di morte nel nostro Paese (la prima fra gli adulti e la seconda fra gli anziani). A fronte di queste cifre preoccupanti, vi sono però anche notizie positive: nell’ultimo decennio la mortalità per cancro è diminuita, una tendenza positiva già presente nei primi anni settanta fra le fasce più giovani e che si è successivamente estesa agli adulti in tutto il territorio nazionale; dobbiamo questi successi ai grandi passi avanti fatti nel campo della ricerca, della prevenzione e della terapia, e anche ad una più efficiente e mirata programmazione degli interventi e delle risorse, testimoniata - in particolare - dalla recente definizione di un nuovo Piano nazionale globale contro il cancro e dalla migliorata e costantemente cresciuta copertura dei programmi regionali di screening dei tumori della mammella, della cervice e del collo . E' necessario, però, fare ancora molti progressi in particolare per quanto riguarda il superamento delle disuguaglianze, più evidente tra le diverse Regioni, ma anche tra le varie fasce della popolazione, come evidenziato, ancora una volta, dalla disomogenea e a volte ancora insufficiente copertura geografica di alcuni screening, come quello del cancro del colon-retto. In questo senso, la collaborazione con i partner degli altri Paesi ci può fortemente aiutare a condividere le esperienze di successo e a costruire risposte comuni alle sfide di maggiore portata e complessità.

Proprio per la necessità di dare risposte efficaci alla complessità dei problemi causati da questa malattia, un ulteriore motivo per cui abbiamo molto apprezzato il progetto è che ben 7 aree di lavoro (informazione, prevenzione primaria e secondaria, cura, ricerca, comunicazione e pianificazione) siano affrontate dalla Joint Action, abbracciando, se non tutte, almeno la gran parte delle questioni ancora aperte e sulle quali il lavoro comune tra i vari paesi può procedere più speditamente.

Non voglio dilungarmi nella descrizione dei vari Work-package del progetto EPAAC, che peraltro tutti voi conoscete molto bene e sui quali i nostri colleghi sloveni ci aggiorneranno in modo esauriente in un successivo intervento. Permettetemi solo di segnalarvi rapidamente le attività della partnership alle quali, come Paese, abbiamo potuto dare un maggiore contributo e i cui risultati, seppure talvolta ancora preliminari, ci incoraggiano a proseguire i nostri sforzi e il nostro fattivo impegno.

Partendo dai temi specifici ai quali è dedicato questo Open Forum, stiamo contribuendo, ovviamente insieme a molti esperti di altri Paesi a definire un quadro complessivo delle informazioni disponibili sul cancro, con particolare riguardo a quelle prodotte dai registri tumori; l’obiettivo è quello di definire i requisiti tecnici e il percorso possibile di costruzione – partendo dai molti validi progetti già esistenti - di un complessivo Sistema Europeo di Informazione sul Cancro , obiettivo ambizioso ma necessario se si vuole che queste informazioni siano effettivamente utili ed utilizzate per la definizione delle politiche del settore e per una migliore allocazione delle risorse disponibili. Ci auguriamo che i contributi e la discussione che verranno da questo Forum contribuiscano ad avvicinare molto la realizzazione di questo obiettivo per noi fondamentale.

Nel campo della prevenzione e della promozione della salute, abbiamo contribuito alla organizzazione della seconda Settimana Europea contro il Cancro, che ha visto svolgersi in questa sala la propria Conferenza scientifica, dove si è discusso di lotta al tabagismo, di promozione degli stili di vista salutari e di screening.

Ovviamente contribuiamo in modo attivo anche agli altri Work-packages sulla comunicazione, sugli screening, sulle cure e sulla ricerca. Un ringraziamento particolare va pertanto ai partner italiani che con grande professionalità ed impegno partecipano a queste azioni: l’Istituto nazionale tumori di Milano (Work-package leader della parte su Informazione e Dati, l’Istituto superiore di sanità, la Lega Italiana per la lotta contro i tumori, l’Istituto scientifico per lo studio e la cura dei tumori di Genova, l’Azienda ospedaliera universitaria di Torino, la Regione Toscana, la Associazione “Alleanza contro il cancro”, tutti Partner Associati oltre alle numerose altre organizzazioni che contribuiscono come Partner collaboratori.

L'ultimo ma non meno improntate motivo per cui partecipiamo a questa iniziativa è la ampia, articolata e qualificata composizione dei partner che hanno aderito al progetto, che comprende, oltre alle istituzioni (europee, nazionali e anche regionali, incluse, come abbiamo visto, alcune regioni italiane), i rappresentanti delle più stimate organizzazioni dei settori della ricerca, delle cure, della prevenzione, altri fondamentali protagonisti della lotta contro i tumori, come le Leghe, le organizzazioni rappresentative dei pazienti e del volontariato, oltre ad una serie di ulteriori rilevanti attori della società civile e del campo economico e produttivo; è questo spirito che secondo noi può portare ad ulteriori progressi in questa difficile battaglia, che comunque si caratterizzerà sempre più per la necessità di stringere alleanze e di creare partnership a tutti i livelli di intervento.

In particolare, l’Italia sta verificando che il contrasto alle patologie di salute richiede, specialmente nei settori più difficili, l’apporto del volontariato in un contesto di sussidiarietà orizzontale.

In questo momento, in cui le difficoltà economiche comuni a molti Stati Membri europei rischiano sempre più di mettere a rischio le conquiste fatte negli anni nel campo della salute, sia in termini di diritti delle persone che di effettiva disponibilità e qualità degli interventi di prevenzione e cura, la cooperazione europea ci può stimolare a continuare in modo più efficace ed efficiente i nostri sforzi e a garantire, pur nella crescente complessità dei problemi, un maggiore controllo del cancro e a migliorare la quantità e la qualità della vita delle persone che purtroppo continueranno ad ammalarsi.

Auspico fortemente che anche questo evento e tutte le Azioni della partnership possano dare un contributo decisivo verso questo traguardo. Sono consapevole del ruolo importante che Sistema sanitario nazionale italiano sta svolgendo all'interno delle collaborazioni tra servizi sanitari dei diversi Paesi. Ciò che con gli anni si è costruito vorrei fosse sempre più messo a disposizione di tutti: "salute globale" è anche questo.

Buon lavoro a tutti.

Ministro della Salute
Renato Balduzzi

                                                                                                                                                             

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Data di pubblicazione: 20 giugno 2012, ultimo aggiornamento 9 gennaio 2013

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