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L’Agenzia europea per i medicinali (Ema), di concerto con l'industria farmaceutica e gli Stati membri dell'Ue, ha lanciato un sistema potenziato di monitoraggio rapido per contribuire a prevenire e attenuare i problemi legati alla fornitura di importanti medicinali utilizzati per il trattamento dei pazienti affetti da Covid-19.

In base a questo sistema, ogni azienda farmaceutica nominerà un punto di contatto unico (industry single point of contact, i-Spoc) che avrà il compito di riferire all'Ema e alle autorità nazionali competenti tutte le carenze attuali e previste dei medicinali utilizzati per i pazienti affetti da Covid-19, sia per quanto riguarda i medicinali autorizzati a livello centralizzato che quelli autorizzati a livello nazionale.

Il nuovo meccanismo consentirà una migliore supervisione delle problematiche in atto legate all’approvvigionamento e garantirà un flusso di informazioni più rapido tra le autorità regolatorie dell'Ue e l'industria farmaceutica, al fine di mitigare e prevenire le carenze dei medicinali usati durante l'emergenza sanitaria da Covid-19. 

Il sistema è stato messo a punto dal Gruppo direttivo esecutivo dell'Ue sulle carenze di medicinali provocate da eventi importanti, che assicura una guida strategica per un'azione urgente e coordinata sulle carenze all'interno dell'Unione durante la pandemia da Covid-19. L'Ema coordinerà le informazioni ricevute dalle aziende farmaceutiche riguardo alle carenze nell’approvvigionamento e le condividerà con il Gruppo direttivo esecutivo dell'Ue, che deciderà le azioni coordinate da intraprendere a livello di Unione europea per affrontare nel modo più efficace dette carenze.

 

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Data di pubblicazione: 23 aprile 2020, ultimo aggiornamento 23 aprile 2020