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Andare dal dentista: sì o no? Sì, ma solo per le urgenze. A dirlo è la società italiana di Parodontologia e Implantologia (Sidp). In questa fase critica, con il diffondersi della trasmissione del nuovo coronavirus, la Sidp raccomanda alla popolazione di accedere alle cure dentali solo quando non differibili in base a una valutazione da concordare telefonicamente con il dentista curante. “Dolori acuti, infezioni quali un ascesso gengivale, traumi o esiti di eventi accidentali sono alcuni esempi di condizioni cliniche che rivestono un carattere di urgenza e che devono poter essere trattati” scrive la Sidp in un comunicato. “Qualora il paziente fosse un soggetto a maggior rischio di contrarre infezione o manifestasse sintomi riconducibili a infezione da Covid-19 - avverte - o anche si trovasse in regime di quarantena, sarà necessario rimandare le cure ad un periodo successivo”.

Ecco cinque semplici regole che la Sidp chiede ai pazienti di rispettare per contenere i rischi di contagio, una volta arrivati nello studio del dentista.

1. Lasciare cappotti, giacche, borse e zaini in sala d’attesa. 

2. Ove possibile indossare copri-scarpe.

3. Rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro all’interno della sala d’attesa.

4. Tenere cellulari e tablet fuori dall’area clinica.

5. Lavarsi le mani per almeno 20 secondi e non scambiarsi strette di mano con medici e altri operatori. 

Siccome oggi non possiamo più frequentare il dentista con la solita abitudine (a meno di non avere urgenze, sia chiaro), è necessario, ricorda la Sidp, “mantenere un elevato standard di igiene orale con l’uso costante di spazzolino, dentifricio e scovolino”. La Sidp mette a disposizione anche il numero verde 800 144 979 per rispondere a domande e dare consigli utili per il mantenimento della salute della bocca.



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Data di pubblicazione: 16 marzo 2020, ultimo aggiornamento 16 marzo 2020