“L’Europa può e deve dare una risposta forte e coordinata per evitare la diffusione del virus tra le nostre comunità”. Queste le parole del ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto al Consiglio dei ministri della Salute Ue svoltosi oggi a Bruxelles. "Come si vede nella provincia di Hubei, e in modo particolare nella città di Wuhan, la gestione sanitaria del virus è molto complicata una volta che la sua diffusione arriva a numeri significativi. Per i nostri studi, che abbiamo condotto in queste settimane, si può arrivare a un paziente su cinque, quasi il 20 per cento, che può avere bisogno di terapia intensiva e assistenza respiratoria. Sono numeri che possono mettere in difficoltà anche servizi sanitari nazionali importanti e solidi come quelli che ci sono in Unione europea”.
“Per questo dobbiamo oggi lavorare insieme – ha rimarcato il ministro - per prevenire la diffusione con tempestività e coraggio, con politiche di prevenzione. Noi, in Italia, abbiamo assunto misure rigorose seguendo il principio di massima cautela e massima precauzione. Abbiamo sospeso tutti i voli diretti da e per la Cina e abbiamo controlli serrati in tutti i porti e aeroporti del nostro Paese”.
“Sento una doppia responsabilità, non solo per il mio Paese e l’Europa, ma anche per il continente africano, che è a noi molto vicino geograficamente – ha aggiunto Speranza. I servizi sanitari nazionali sono molto più fragili di quelli europei e una potenziale diffusione del virus in quel pezzo di mondo potrebbe avere effetti molto gravi. Per queste ragioni io credo che l’Europa debba dare una risposta forte e unitaria, nel pieno sostegno del governo cinese, di cui apprezziamo il lavoro straordinario condotto in questi giorni e con cui dobbiamo avere la più stretta e la più piena collaborazione”.
“Dobbiamo mettere insieme i nostri migliori scienziati – ha concluso il ministro - anche rispetto alle sfide farmaceutiche che sono in campo, e rafforzare insieme le nostre politiche di prevenzione. Insieme sono convinto che possiamo e dobbiamo farcela. Ma in questo momento serve tanta prudenza, attenzione e molto coraggio”.
Vedi il video del ministro Speranza
IL PUNTO DELLE 16
Situazione casi confermati in Italia:
- 3 casi confermati. L’ultimo è del 6 febbraio.
L'Istituto Spallanzani (INMI) rende noto un bollettino medico alle ore 12 circa di ogni giorno sulle condizioni di salute dei pazienti ricoverati e sui test dei contatti monitorati.
Situazione casi confermati nel mondo
- 46.997 casi confermati per il nuovo coronavirus nel mondo dall'inizio dell'epidemia. Di questi, 46.550 casi confermati in Cina (34.874 solo nella provincia di Hubei).
Situazione casi confermati in Europa
- 46 casi confermati (incluse Russia e Gran Bretagna)
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