foto costa italiana

La Commissione europea ha pubblicato il 29 maggio 2018 il rapporto European Bathing Water Quality in 2017, che illustra la qualità delle acque di balneazione in tutti i 28 Stati membri dell'Unione Europea.

Il Ministero della Salute svolge a livello nazionale un ruolo di coordinamento per quanto riguarda la gestione delle acque di balneazione ed è l’Autorità competente per l’invio dei dati di monitoraggio alla Commissione europea la quale, ai sensi della Direttiva 2006/7/CE, verifica la conformità della qualità delle acque di balneazione marine ed interne e pubblica il report annuale.

Le acque di balneazione sono classificate secondo quanto previsto dalla Direttiva 2006/7/CE, recepita dall’Italia con D.L.vo 116 del 30 maggio 2008 e attuata con Decreto Ministeriale del 30 marzo 2010, che  definisce altresì i criteri per il divieto di balneazione.

La classificazione di ogni singola acqua di balneazione viene effettuata al termine di ogni stagione balneare sulla base dei risultati analitici del monitoraggio, basato sui valori dei due indicatori microbiologici, escherichia coli ed enterococchi intestinali, con frequenza almeno mensile.

Le classi di qualità sono 4:

  1. eccellente
  2. buona
  3. sufficiente
  4. scarsa.

L'Italia è il Paese europeo con il maggior numero di acque di balneazione, circa un quarto del totale: delle 21.801 aree di balneazione presenti in Europa, 5.531 totali si trovano nel nostro Paese. Seguono la Francia con 3.379, la Germania con 2.287, la Spagna con 2.219 e la Grecia con 1.598.

Dal Report Italian bathing water quality in 2017 un’elevata percentuale di acque di qualità eccellente, pari all’89,8% sul totale di tutte le acque, con una conformità pari al 96,9% (qualità eccellente/buona/sufficiente). Rispetto ai dati 2016, si nota un lieve calo (-1%) delle acque di livello eccellente. L’Italia ha una percentuale dell’1,5 % di acque di scarsa qualità, con una lieve diminuzione rispetto allo scorso anno dove la percentuale era dell’1,8%.

Il dato assume un significato ancora più rilevante se consideriamo che non solo circa un quarto delle acque di balneazione marine in Europa è localizzato in Italia ma anche che il nostro Paese presenta una costa fortemente antropizzata e una stagione balneare certamente più lunga di quella della maggior parte di paesi UE.

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Data di pubblicazione: 7 giugno 2018, ultimo aggiornamento 7 giugno 2018