immagine di un paziente ricoverato che parla con i medici

Nel primo semestre 2014 sono state erogate 3.208.701 dimissioni per acuti in regime ordinario e 920.757 in regime diurno (queste ultime pari al 22,3% del totale delle dimissioni per acuti), 169.429 dimissioni in riabilitazione (di cui poco più del 92% in regime ordinario) e 53.571 dimissioni per lungodegenza. Il corrispondente volume di giornate erogate si attesta a 21.778.462 giornate per acuti in regime ordinario e 1.716.604 accessi in regime diurno, 4.244.555 giornate in riabilitazione (di cui oltre il 95% in regime ordinario) e 1.498.229 giornate in lungodegenza.

Rispetto al primo semestre dell’anno precedente, per il primo semestre 2014 si osserva una generale diminuzione del volume di attività erogata: il numero complessivo di dimissioni per acuti, riabilitazione e lungodegenza passa da 4.782.288 a 4.352.458 unità, con una diminuzione di circa il 9%; il corrispondente volume complessivo di giornate passa da 31.092.743 a 29.237.850, con una riduzione del 6% circa.

E' quanto si legge nel Rapporto sull’attività ospedaliera per il primo semestre 2014 (pdf, 5 Mb), a cura della Direzione generale della programmazione sanitaria, che vuole offrire una analisi preliminare dell’andamento dell’assistenza ospedaliera nella prima parte del 2014, basata sui dati provvisori disponibili sul Nuovo Sistema Informativo Sanitario del Ministero della Salute alla data del 2 dicembre 2014.

Come è facile intuire, non è possibile effettuare un confronto diretto dei valori assoluti (dimissioni, giornate) della presente pubblicazione con quelli delle pubblicazioni annuali degli anni precedenti, mentre è possibile confrontare i valori espressi come percentuale o come tasso. Nell’effettuare il confronto, tuttavia, occorre considerare l’eventualità di fenomeni di stagionalità dei ricoveri nel corso dell’anno, che potrebbero influire sull’effettiva comparabilità rispetto agli anni precedenti.

Entrando nel dettaglio, il numero di dimissioni per acuti in regime ordinario nel primo semestre 2014 passa da 3.419.669 a 3.208.701 unità, con una riduzione del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2013, mentre il corrispondente volume di giornate si riduce del 5,3% (da 23.003.068 a 21.778.462 unità); il numero di dimissioni per acuti in regime diurno mostra una riduzione più marcata (-18,5%), passando da 1.129.535 a 920.757 dimissioni, e da  2.243.081 a 1.716.604 giornate
(-23,5%). Il numero di dimissioni per riabilitazione in regime ordinario si riduce del 2,9% (da 160.835 a 156.245 unità), mentre il corrispondente volume di giornate rimane praticamente costante (-0,7%, da  4.090.892 a 4.062.792 unità), coerentemente con l’aumento della degenza media osservato, che passa da 25,4 a 26 giorni; l’attività di riabilitazione in regime diurno mostra una riduzione più marcata: -22% per le dimissioni (da 16.912 a 13.184 unità) e -14,6% per le giornate (da  212.828 a 181.763 unità).

Infine, per l’attività di lungodegenza si osserva una riduzione delle dimissioni da  55.337 a 53.571 unità (-3,2%) e delle giornate da 1.542.874 a 1.498.229 unità (-2,9%).

Rispetto al primo semestre 2013, il tasso di ospedalizzazione in acuti per il primo semestre 2014 in Italia si riduce da 107 a 98,5 dimissioni per 1.000 abitanti in regime ordinario e da 37 a 29,6 dimissioni in regime diurno per 1.000 abitanti; si osserva, inoltre, una discreta variabilità regionale. Il tasso complessivo per acuti si riduce da 144 a 128 dimissioni per 1.000 abitanti. Da notare che i valori del tasso di ospedalizzazione per l’intero anno 2013 sono leggermente differenti da quelli osservati per il solo primo semestre: il valore complessivo è stato di 142,3 per 1.000 abitanti, suddiviso rispettivamente in 104 per il regime ordinario e 38,3 per il regime diurno.

La principale causa di ricorso all’ospedalizzazione in regime ordinario, pur non costituendo una condizione patologica, è rappresentata dal parto con 137.765 dimissioni per parto naturale e 74.713 dimissioni per parto cesareo senza complicanze.

Escludendo il parto, le principali cause di ospedalizzazione sono riconducibili a patologie cardiovascolari (drg 127 – Insufficienza cardiaca e shock) e respiratorie (drg 087 – Edema polmonare e insufficienza respiratoria), interventi chirurgici per sostituzione di articolazioni maggiori o reimpianto degli arti inferiori (drg 544).

La qualità della compilazione è ulteriormente migliorata rispetto al valore osservato per l’anno 2013: il numero di errori per 100 schede si riduce da 47,4 nel 2013 a 40,8 nel primo semestre 2014, con una diminuzione di 6,6 punti.

Anche la distribuzione degli errori migliora, infatti il numero medio di errori per scheda si riduce da 0,5 a 0,4 (mentre il numero mediano di errori per scheda permane pari a zero), e la deviazione standard del numero di errori per scheda si riduce da 0,8 a 0,7 (cfr Tav. 1.3 ).

Infine, per avere una reale misura della dimensione dell’errore occorre considerare che una scheda SDO contiene 45 variabili: nell’anno 2013 sono pervenute 9.843.992 schede, per un totale di 442.979.640 informazioni distinte raccolte ed una percentuale complessiva di errori del 1,1%, mentre nel primo semestre 2014 sono pervenute 4.532.720 schede, per un totale di 203.972.400 informazioni complessive ed un numero di errori pari a 1.848.665, ovvero una percentuale di errore pari a 0,9%.

Il livello qualitativo della banca dati SDO, pur sui dati provvisori del primo semestre 2014, si mantiene estremamente elevato.

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Data di pubblicazione: 14 gennaio 2015, ultimo aggiornamento 20 marzo 2015