L'integrazione tra assistenza sanitaria e assistenza sociale

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L'integrazione sociosanitaria è disciplinata come modalità di coordinamento delle prestazioni sociosanitarie, intese come tutte le attività atte a soddisfare, mediante percorsi assistenziali integrati, bisogni di salute della persona che richiedono unitariamente prestazioni sanitarie e azioni di protezione sociale in grado di garantire, anche nel lungo periodo, la continuità tra le azioni di cura e quelle di riabilitazione. Nell'ambito delle prestazioni sociosanitarie vengono in rilievo:
  • le prestazioni sanitarie a rilevanza sociale, cioè le attività finalizzate alla promozione della salute, alla prevenzione, individuazione, rimozione e contenimento di esiti degenerativi o invalidanti di patologie congenite e acquisite
  • le prestazioni sociali a rilevanza sanitaria, cioè tutte le attività del sistema sociale che hanno l'obiettivo di supportare la persona in stato di bisogno, con problemi di disabilità o di emarginazione condizionanti lo stato di salute
  • le prestazioni sociosanitarie a elevata integrazione sanitaria, caratterizzate da particolare rilevanza terapeutica e intensità della componente sanitaria che attengono prevalentemente alle aree materno-infantile, anziani, handicap, patologie psichiatriche e dipendenze da droga, alcool e farmaci, patologie per infezioni da HIV e patologie in fase terminale, inabilità o disabilità conseguenti a patologie cronico-degenerative
Ciascuna tipologia è attribuita ad uno specifico livello istituzionale: la prima e la terza sono assicurate dalle aziende sanitarie e comprese nei livelli essenziali di assistenza sanitaria e dai piani nazionali e regionali, nonché dai progetti-obiettivo nazionali e regionali, mentre le prestazioni afferenti alla seconda categoria sono di competenza dei Comuni che provvedono al loro finanziamento negli ambiti previsti dalla legge regionale. L'individuazione delle prestazioni e i criteri di finanziamento delle stesse è avvenuta con l'emanazione del DPCM 14/02/2001. A seguito della riforma del Titolo V della Costituzione la funzione di indirizzo e coordinamento non risulta più compatibile con il nuovo quadro costituzionale, resta comunque ferma la competenza legislativa statale esclusiva avente ad oggetto la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio. Il compito di garantire l'integrazione sociosanitaria è attribuito al Distretto, articolazione organizzativa dell'azienda USL attraverso l'organizzazione e l'erogazione dei servizi di assistenza primaria relativi alle attività sanitarie e sociosanitarie:
  • attività o servizi per la prevenzione e la cura delle tossicodipendenze
  • attività o servizi rivolti a disabili e anziani
  • attività o servizi di assistenza domiciliare integrata
  • i servizi alla persona relativi al dipartimento di salute mentale ed al dipartimento di prevenzione
Fonte:"Libro bianco sui principi fondamentali del servizio sanitario nazionale"
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