Teleconsulto

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L’utilizzo degli strumenti dell’Information Technology in ambito sanitario risulta essere sempre più diffuso ed espone gli utenti, talvolta, ad oneri derivanti dalla gestione di dati personali e/o riservati (art. 3 ex Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 - "Codice in materia di protezione dei dati personali").

Il teleconsulto medico del progetto IPOCM consiste nella possibilità per i medici, situati in postazioni remote tra loro e dislocate attualmente in 25 paesi del mondo, di valutare un particolare caso clinico attraverso l’analisi del maggior numero possibile di informazioni a loro disposizione e l’impiego, ove necessario, della video conferenza personale, utile per sottoporre lo stesso ad eventuali commenti estemporanei ed a scambi di pareri, sulla base dello specifico know how di ciascun professionista.

La scelta del teleconsulto in modalità asincrona e via posta elettronica, riportata nella descrizione del servizio contenuta nel Manuale del Teleconsulto WEB, è stata dettata, oltre che dall’esperienza di una vasta letteratura internazionale sulla telemedicina in aree geografiche di cooperazione allo sviluppo, anche dall’esigenza di superare difficoltà dovute a differenze rilevanti di fusi orari tra i Centri Sanitari interessati alla consultazione a distanza e, soprattutto, dalla necessità, per il progetto, di popolare una banca dati presso Segretariato Generale dell’Alleanza per le conseguenti elaborazioni statistiche a beneficio dei soci.

Il servizio di teleconsulto medico IPOCM si sviluppa tra il Centro Sanitario richiedente il consulto e il Centro Sanitario di riferimento, che lo fornisce, per il tramite del Segretariato Generale. Il medico del Centro richiedente, basandosi di norma sul catalogo delle prestazioni del servizio, compila la scheda di richiesta di teleconsulto, strutturata secondo i requisiti di progetto e tradotta in 5 lingue, a cui può aggiungere gli allegati necessari all’inquadramento diagnostico del caso clinico (ad esempio immagini diagnostiche), la invia al Segretariato Generale. Esso opera una prima valutazione di completezza dei campi essenziali della scheda che, comunque, prevede, prima della spedizione, un controllo automatico su un certo numero di essi, e la inoltra al Centro Sanitario di riferimento per la risposta, avvalendosi di una specifica matrice di routing frutto di una complessa opera negoziale e di condivisione tra il Segretariato e i Centri Sanitari nazionali di riferimento.Tale matrice di routing, organizzata per patologie (espresse con i codici ICD9 dell’O.M.S.) e per fasce d’età (0-18; 19-65; oltre 65), prevede il posizionamento, su ciascun gruppo di patologie in essa previste, dei vari Centri Sanitari nazionali di riferimento, a copertura del fabbisogno rilevato tra gli ospedali italiani nel mondo, con il nome del medico referente per ciascuna patologia o gruppo di patologie.

La matrice di routing rappresenta lo strumento di valore aggiunto dell’intero servizio di teleconsulto dell’Alleanza, che assicura, a prescindere dalle modalità di indirizzamento (manuale o automatica), l’appropriatezza dell’attribuzione della richiesta. L’appropriatezza dell’attribuzione è, pertanto, uno degli indicatori di performance monitorati dal Segretariato Generale.

Dal momento dell’inoltro della richiesta al Centro nazionale di riferimento decorrono, al massimo, 72 ore lavorative per la risposta. Il Centro di riferimento, compilata la scheda di risposta, la reindirizza alla postazione del Segretariato che, nel trasmetterla definitivamente al Centro richiedente, ne archivia automaticamente copia nella propria banca dati. I dati raccolti presso il Segretariato vengono analizzati periodicamente per la produzione di elaborati statistici a beneficio di tutti i Centri Sanitari partecipanti al progetto.

 

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