All'interno del Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) è stato individuato (DM 12 marzo 2019, art. 5, comma 2) un sottoinsieme di indicatori da utilizzare per valutare sinteticamente l'erogazione dei LEA attraverso:
Il sottoinsieme su cui si basa la sperimentazione è formato da 22 indicatori (indicatori CORE), suddivisi per area di assistenza.
Il tavolo tecnico istituito nell’ambito del Comitato LEA ha provveduto alla sperimentazione della metodologia di monitoraggio dei LEA sugli indicatori CORE. Di seguito è possibile consultare i risultati.
Risultati della sperimentazione 2018 con i valori di tutti gli indicatori CORE:
Consulta anche il confronto con la sperimentazione per gli anni 2016 e 2017 a livello di punteggio complessivo, suddiviso per area di assistenza (prevenzione, distrettuale, ospedaliera).
PREVENZIONE
DISTRETTUALE
OSPEDALIERA
Consulta anche i risultati della sperimentazione degli indicatori NO CORE per il trend disponibile.
Il DM 12 marzo 2019 "Nuovo sistema di garanzia per il monitoraggio dell'assistenza sanitaria" individua 88 indicatori:
Come descritto nella pagina “Il Nuovo Sistema di Garanzia (NSG)”, il sottoinsieme su cui si basa la sperimentazione è formato da 22 indicatori e viene definito “CORE”, mentre i restanti 66 indicatori vengono definiti “NO CORE”, all’interno dei quali si trovano 10 indicatori dedicati ai PDTA.
Vedi l’elenco degli indicatori NO CORE.
Mentre i risultati della sperimentazione sui 22 indicatori CORE sono disponibili nella pagina “Sperimentazione indicatori CORE”, di seguito è possibile consultare i risultati dei restanti indicatori.
Valori degli indicatori NO CORE, 2014-2018:
Tra gli 88 indicatori individuati all’interno del Nuovo Sistema di Garanzia (NSG) per la valutazione dell’assistenza sanitaria (DM 12 marzo 2019), ce ne sono 10 destinati al monitoraggio e alla valutazione dei percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali (PDTA) per specifiche categorie di bisogni o condizioni di salute.
Il PDTA è una sequenza predefinita, articolata e coordinata di prestazioni erogate a livello ambulatoriale e/o di ricovero e/o territoriale, che prevede la partecipazione integrata di diversi specialisti e professionisti (oltre al paziente stesso), a livello ospedaliero e/o territoriale, al fine di realizzare la diagnosi e la terapia più adeguate per una specifica situazione patologica o anche l’assistenza sanitaria necessaria in particolari condizioni della vita, come ad esempio la gravidanza e il parto (Piano Nazionale per il Governo delle Liste d’Attesa 2019-2021).
Le prestazioni che costituiscono la suddetta sequenza sono individuate sulla base delle linee guida e delle raccomandazioni specifiche, basate su evidenze scientifiche documentate.
È evidente che la stessa sequenza può essere assicurata da modelli organizzativi diversi in funzione della realtà demografica, sociale e assistenziale in cui devono essere applicati gli interventi; ne deriva che nella valutazione dei PDTA gli indicatori scelti per il monitoraggio e la valutazione a livello nazionale, devono prescindere dal modello organizzativo, misurando gli effetti attesi in termini di tipologia di prestazioni, tempistiche ed esiti clinici. In questo modo è possibile confrontare i valori degli indicatori ottenuti attraverso i modelli organizzativi regionali diversi, fornendo un importante strumento di informazione per individuare le scelte organizzative migliori.
Il PDTA può essere quindi considerato come la contestualizzazione nella pratica clinica e assistenziale relativa a un ambito territoriale ben definito, delle linee guida e delle raccomandazioni basate sulle evidenze scientifiche.
In considerazione della complessità dei sistemi da monitorare e valutare, in quanto relativi non alla singola prestazione ma ad un percorso assistenziale, la Direzione Generale della Programmazione Sanitaria ha istituito uno specifico gruppo di lavoro interdisciplinare, multiprofessionale e interistituzionale, dedicato a sviluppare, sperimentare e aggiornare la metodologia per il monitoraggio e la valutazione dei PDTA.
La metodologia (vedi il “Manuale – parte generale” in formato pdf) fino ad oggi messa a punto, è stata condivisa ottenendo riscontro positivo con, in ordine temporale: l’Expert Group on Health Systems Performance Assessment della Commissione Europea, le Società scientifiche di area medica e gli Ordini professionali sanitari, il Comitato LEA, tutte le 21 Regioni e PA.
L’allegato 1 del DM 12 marzo 2019 contiene10 indicatori di processo relativi a 6 PDTA patologia specifici, individuati sulla base dell’impatto delle patologie sulla popolazione e sull’assistenza sanitaria:
PDTA01: Percentuale di pazienti con diagnosi di broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO) che aderiscono al trattamento farmacologico come previsto dal Manuale PDTA del Ministero della Salute.
PDTA02: Percentuale di pazienti con diagnosi di broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO) che sono sottoposti alla visita pneumologica secondo la tempistica prevista dal Manuale PDTA del Ministero della salute.
Per questi indicatori vedi la parte del Manuale che riguarda la “Metodologia per la valutazione PDTA BPCO”.
PDTA03(A): Percentuale di pazienti con diagnosi di scompenso cardiaco che aderiscono al trattamento farmacologico con ACE inibitori o sartani come previsto dal Manuale PDTA del Ministero della salute.
PDTA03(B): Percentuale di pazienti con diagnosi di scompenso cardiaco che aderiscono al trattamento farmacologico con beta-bloccanti come previsto dal Manuale PDTA del Ministero della salute.
PDTA04: Percentuale di pazienti con diagnosi di scompenso cardiaco con un adeguato numero di ecocardiogrammi come previste dal Manuale PDTA del Ministero della salute.
Per questi indicatori vedi la parte del Manuale che riguarda la “Metodologia per la valutazione PDTA Scompenso cardiaco”.
PDTA05: Percentuale di pazienti diabetici che seguono almeno 4 delle seguenti 5 raccomandazioni di controllo di emoglobina glicata, profilo lipidico, microalbuminuria, monitoraggio del filtrato glomerulare o della creatinina o clearence creatinina, fondo oculare, come previste dal Manuale PDTA del Ministero della salute.
Per questo indicatore vedi la parte del Manuale che riguarda la “Metodologia per la valutazione PDTA Diabete”.
PDTA06: Percentuale di pazienti operate per la prima volta per tumore della mammella per le quali i seguenti 4 interventi sono eseguiti secondo la tempestività prevista dal Manuale PDTA del Ministero della salute: primo intervento chirurgico dalla diagnosi, inizio della terapia medica, inizio della radioterapia, follow-up mammografico dopo il primo intervento chirurgico.
Per questo indicatore vedi la parte del Manuale che riguarda la “Metodologia per la valutazione PDTA Tumore della mammella”.
PDTA07: Percentuale di pazienti per i quali il primo intervento chirurgico dopo diagnosi di tumore del colon è stato eseguito secondo la tempistica prevista dal Manuale PDTA del Ministero della salute.
PDTA08: Percentuale di pazienti operati per la prima volta per tumore del colon sottoposti a follow-up endoscopico secondo la tempistica prevista dal Manuale PDTA del Ministero della salute.
Per questi indicatori vedi la parte del Manuale che riguarda la “Metodologia per la valutazione PDTA Tumore del colon”.
PDTA09: Percentuale di pazienti per i quali il primo trattamento medico o chirurgico dopo diagnosi di tumore del retto è stato eseguito secondo la tempistica prevista dal Manuale PDTA del Ministero della salute.
PDTA10: Percentuale di pazienti operati per la prima volta per tumore del retto sottoposti a follow-up endoscopico secondo la tempistica prevista dal Manuale PDTA del Ministero della salute.
Per questi indicatori vedi la parte del Manuale che riguarda la “Metodologia per la valutazione PDTA Tumore del retto”.
I 10 indicatori riguardano l’aderenza alle terapie farmacologiche e ai controlli periodici dei marcatori di malattia, e alla tempestività degli interventi terapeutici chirurgici e medici.
La validità di questi indicatori di processo nel monitorare e valutare la realtà assistenziale italiana declinata nei diversi modelli organizzativi regionali, è stata verificata analizzando l’associazione degli indicatori con alcuni esiti di salute, quali il ricovero per complicanze e il decesso, e pubblicando i risultati su riviste scientifiche internazionali (vedi gli articoli in formato pdf relativi a: validazione degli indicatori PDTA Diabete e validazione indicatori PDTA Tumore della mammella.
La sperimentazione è stata effettuata sulla base di tre assunti iniziali:
I risultati ottenuti sono stati trasmessi alla Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, Ufficio 6. Successivamente all’attivazione delle procedure di interconnessione dei flussi nazionali, gli indicatori elaborati a livello regionale saranno confrontati con quelli prodotti a livello nazionale.
Il 31 dicembre 2019 si è conclusa la prima sperimentazione in tutte le Regioni e Province Autonome italiane, relativa all’assistenza erogata ai soggetti inclusi nella coorte nell’anno 2015 e quindi relativa ai 12-18 mesi (in funzione dell’indicatore) successivi la data di inclusione; il 2017 è quindi l’anno in cui è stata fatta la valutazione, in analogia alla procedura seguita dal Nuovo Sistema di Garanzia per gli indicatori trasversali.
Di seguito è possibile consultare i risultati ottenuti. Per ciascun PDTA sono disponibili, in un unico file in formato pdf: flow chart, tabella e mappa.
Commento ai risultati 2017
La metodologia di monitoraggio e valutazione dei PDTA, si dimostra specifica e applicabile nei diversi contesti regionali.
L’aderenza alle linee guida relative alle terapie farmacologiche, ai controlli periodici dei marcatori di malattia e alla tempestività degli interventi terapeutici chirurgici e medici ha un evidente effetto protettivo nei confronti degli esiti negativi di salute (ospedalizzazione per complicanze e decesso).
A tal proposito, vedi gli articoli in formato pdf relativi a: validazione degli indicatori PDTA Diabete e validazione indicatori PDTA Tumore della mammella.
I 10 indicatori di processo individuati consentono di monitorare e valutare il percorso diagnostico terapeutico specifico per ciascuna delle patologie considerate, fornendo informazioni sul funzionamento del sistema di gestione della patologia nel garantire esiti favorevoli.
All’interno di ogni PDTA sono individuabili l’indicatore o gli indicatori di processo che producono eventuali criticità, anche in riferimento alla variabilità dei valori tra regioni diverse.
Il livello osservato degli indicatori di processo risulta poco soddisfacente rispetto all’atteso in base a quanto riportato nelle linee guida, ed eterogeneo tra le Regioni e PA.
I risultati ottenuti evidenziano la necessità di attivare un confronto diretto con i referenti regionali allo scopo di individuare e discutere i potenziali determinanti della limitata aderenza e dell’elevata variabilità tra Regioni e P.A., e di promuovere attività di audit per approfondire particolari aspetti relativi sia alla qualità dei dati che ai sistemi organizzativi di erogazione dell’assistenza.
Data di pubblicazione: 1 agosto 2019 , ultimo aggiornamento: 11 novembre 2020