E' stata l'attrice Claudia Gerini a leggere il Manifesto per la salute femminile sottoscritto dal Ministro Lorenzin il 22 aprile 2016, in occasione della celebrazione della I Giornata nazionale della salute della donna presso l'Aranciera di San Sisto a Roma. Un impegno preciso per realizzare delle iniziative concrete, tenendo conto delle 50 azioni suggerite dai dieci tavoli tematici che hanno discusso per l'intera mattinata su importanti aspetti legati alla salute della donna, supportati da blogger e social media manager che hanno condiviso in rete i lavori. Ha condotto l'evento la giornalista Annalisa Manduca. Hashtag ufficiale: #SD16.
Ecco il testo del Manifesto per la promozione e la tutela della salute della donna.
"Una società moderna, evoluta ed equa è consapevole del ruolo protagonista della donna nel contesto sociale, nel lavoro, nella cultura, e nella sua capacità di accoglienza del bisogno.
L’aspettativa di vita delle donne è migliorata ed è superiore a quella degli uomini, tuttavia gli anni aggiuntivi non sono necessariamente anni in salute.
La condizione della donna vede ancora una situazione di non piena parità di diritti e opportunità, e questo influenza negativamente lo stato di benessere psicofisico della componente femminile nella società.
La tutela di una maternità sana e consapevole non è solo una scelta individuale bensì costituisce un valore sociale incommensurabile, un investimento sul futuro che il Paese deve valorizzare.
La donna è il soggetto capace di prendersi cura degli altri, capace di fare spazio accogliente agli altri. A cominciare dallo spazio dentro di sé per il bambino durante la gravidanza, nutrendolo e difendendolo dalle malattie.
La riduzione dell’autonomia, la sofferenza, la disabilità e spesso la solitudine della donna negli ultimi anni della sua esistenza ci impongono di mettere in campo, fin dalla prima infanzia di ogni donna, azioni specifiche per la promozione e il mantenimento della sua salute. E’ necessaria un'azione di sensibilizzazione sul tema che interessi tutte le fasi della vita, dalla nascita alla senescenza, coinvolgendo il contesto sociale nel quale viviamo. E’ indispensabile ascoltare, capire i bisogni, confrontarsi, agire insieme ed informare correttamente le donne rendendole consapevoli delle opportunità di prevenzione e di miglioramento per la loro salute.
Nella Giornata Nazionale della Salute della Donna, che si celebra il 22 aprile in ricordo della nascita di Rita Levi Montalcini, scienziata che ha illuminato il nostro Paese, vincitrice del premio Nobel per la Medicina, donna straordinaria, il Ministero della Salute afferma il proprio impegno per la salute della donna che costituisce un obiettivo strategico prioritario propedeutico a tutti gli obiettivi sanitari.
Con questa Giornata si progettano ed illustrano le proposte di tutela della salute della donna, dall’infanzia alla terza età.
Il genere come determinante di salute deve diventare una nuova dimensione della medicina in tutte la aree mediche per garantire equità e appropriatezza della cura a tutte le donne.
E’ necessario promuovere politiche di coinvolgimento di tutte le istituzioni, ricerca, società scientifiche, sperimentazione farmacologica, medicina di base, farmaceutica, e convogliare risorse economiche e professionali per operare un rinnovamento culturale che accompagni il progresso scientifico.
Il Manifesto è la base su cui costruire le iniziative dei prossimi cinque anni, con il contributo di tutte le forze del Servizio sanitario nazionale, delle altre Istituzioni che riconoscono in un impegno multisettoriale la leva vincente per raggiungere risultati significativi, degli stakeholders del mondo produttivo, del terzo settore e delle rappresentanze del mondo femminile e della società attiva in generale.
Riconosciamo a tal fine essenziale operare almeno nelle seguenti direttrici:
Il Ministero, per ciascuna delle linee direttrici sopra elencate, si impegna ad avviare una serie di iniziative, a partire da quelle suggerite dai tavoli tecnici riunitisi a Roma in occasione della I Giornata Nazionale per la salute della donna".
Beatrice Lorenzin
Data di pubblicazione: 22 aprile 2016 , ultimo aggiornamento 22 aprile 2016