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Zika e altre arbovirosi, la nuova circolare del Ministero della Salute

immagine di una zanzara tigre

La sorveglianza dei casi importati di malattia da virus Chikungunya, Dengue e Zika si estende per tutto l’anno.

Tuttavia, nel periodo di maggiore attività vettoriale (giugno-ottobre) il sistema di sorveglianza deve essere potenziato (in termini di tempestività e sensibilità) su tutto il territorio nazionale, per permettere l’identificazione rapida dei casi, ai fini dell’adozione immediata delle necessarie misure di controllo per ridurre il rischio di trasmissione.

A questo riguardo il Ministero della Salute ha emesso la Circolare 16 giugno 2016 - Piano nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare (Aedes sp.) con particolare riferimento a virus Chikungunya, Dengue e virus Zika - 2016 sulla base della quale, dal 1 giugno al 31 ottobre, va posta particolare attenzione:

  • all’identificazione tempestiva dei casi importati (soggetti che rispondono ai criteri clinici ed epidemiologici delle definizioni di caso
  • all’individuazione di persone con criteri clinici compatibili, ma che non hanno viaggiato in paesi endemici, per poter riconoscere casi e focolai epidemici autoctoni (due o più casi insorti nell’arco temporale di 30 giorni in una area territoriale ristretta).

Le Regioni e i Comuni sono responsabili di effettuare tempestivamente le attività per il controllo delle zanzare invasive (appartenenti al genere Aedes, "zanzara tigre"), applicando le raccomandazioni riportate nella circolare. I protocolli seguono schemi diversi a seconda dell’entità del rischio. Infatti la presenza e la densità del vettore (nella maggior parte dei casi Ae. albopictus) e la relativa possibilità di casi di arbovirosi, delineano tre situazioni con livelli di rischio diversi:

  1. Area di tipo A: presenza del vettore, in assenza di casi importati o autoctoni; questa tipologia caratterizza oggi gran parte dei centri abitati del paese
  2. Area di tipo B: presenza del vettore e uno o più casi d’importazione di febbre da virus Chikungunya, Dengue o Zika
  3. Area di tipo C: presenza del vettore e casi autoctoni isolati o focolai epidemici di febbre da virus Chikungunya, Dengue o Zika.

In ognuna di queste aree occorre intervenire in maniera diversificata.

Per approfondire:



Data di pubblicazione: 22 giugno 2016 , ultimo aggiornamento 22 giugno 2016


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