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Uso responsabile degli antibiotici: cosa possiamo fare

Istituzioni

Le istituzioni competenti nel settore medico e veterinario rivestono un ruolo chiave nella salvaguardia della salute umana e animale, della salute pubblica, dell’approvvigionamento e della sicurezza degli alimenti, sostenendo al contempo lo sviluppo economico.

Cosa possono fare?

  • Verificare il corretto uso degli antibiotici attraverso la supervisione operata da personale medico e veterinario adeguatamente formato e aggiornato
  • Incoraggiare la ricerca scientifica per lo sviluppo di metodi per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle malattie con alternative agli antibiotici
  • Assicurare l’esistenza di un’appropriata legislazione che supporti l’uso prudente e responsabile degli antibiotici
  • Sostenere l’uso responsabile e prudente anche attraverso l’organizzazione di campagne di sensibilizzazione
  • Prevenire la produzione, l’importazione e la circolazione di prodotti adulterati.

Per approfondire

Cittadini

Usare bene gli antibiotici è una responsabilità del singolo nei confronti della propria salute e della collettività.

Un comportamento non corretto, infatti, potrebbe ridurre l’efficacia della terapia e aumentare il rischio che i batteri sviluppino resistenza all’azione di quell’antibiotico, rendendolo quindi inutile.

Poiché alcune malattie infettive, pur essendo provocate da microrganismi differenti presentano sintomi simili, solo il medico potrà valutare l’eventuale necessità di intraprendere la terapia antibiotica e il tipo di antibiotico da assumere.

Gli antibiotici non sono, infatti, medicinali da automedicazione e, in farmacia, possono essere venduti esclusivamente dietro presentazione di ricetta medica. 

Cosa possono fare?

  • Assumere gli antibiotici solo dietro prescrizione da parte del medico.
  • Assumere le dosi consigliate, senza eccedere o ridurre autonomamente il dosaggio, e non interrompere la cura prima del tempo indicato dal medico.
  • Se avanzano delle dosi di antibiotico, queste non vanno assunte senza aver consultato prima il medico, neanche se pensiamo di avere un’infezione batterica simile alla precedente. 
  • Le dosi avanzate, ormai scadute, vanno eliminate in maniera opportuna. In questo caso bisogna rivolgersi al farmacista. Provvederà lui al corretto smaltimento o ci informerà su come fare.

Proprietari di animali

Il numero di animali domestici cresce costantemente, insieme alla maggiore attenzione per la loro salute e il loro benessere, e tutto questo si traduce in un numero maggiore di cure.
L’eventuale utilizzo inappropriato e, in alcuni casi, indiscriminato di antibiotici e la cattiva abitudine, da parte di alcuni proprietari, di non rispettare alla lettera le prescrizioni del medico veterinario, può facilitare la diffusione della resistenza antibiotica.
La propagazione è favorita, inoltre, dalla crescente condivisione di abitudini e ambienti tra animali da compagnia e proprietari. Bisogna, infatti, tenere a mente che i batteri resistenti e i geni di trasmissione della resistenza non riconoscono barriere e possono passare dall’animale all’uomo e viceversa.

Anche i proprietari degli animali da reddito devono essere consapevoli che spesso bastano pochi e semplici accorgimenti finalizzati al miglioramento delle condizioni ambientali, nutrizionali e igienico-sanitarie degli animali assistiti per garantire loro le condizioni fisiche e il benessere necessari allo sviluppo di una solida immunità che li protegga dagli agenti patogeni provenienti dall’ambiente esterno. Questo permetterà di ridurre quanto più possibile l’uso degli antibiotici e dei farmaci in genere.

Cosa possono fare?

  • Segnalare al veterinario la mancata risposta alla terapia o eventuali reazioni avverse
  • Usare i medicinali veterinari secondo le istruzioni del foglietto illustrativo per garantire la sicurezza degli animali, dell’uomo e dell’ambiente
  • L’uso non conforme è un “uso non autorizzato”, cioè “empirico”, e può alterare il profilo di sicurezza e l’efficacia del farmaco e portare conseguenze indesiderabili.

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Allevatori

Agli animali negli allevamenti, dai maiali ai polli, viene spesso somministrata una quantità elevata di antibiotici, con la giustificazione di farli crescere più rapidamente e prevenirne le malattie. A fronte di un vantaggio a breve termine, però, si possano avere effetti negativi sul lungo periodo, sia nel bestiame che sulla popolazione esposta, primo tra tutti l'aumento delle infezioni resistenti e difficili da trattare nell'animale e nell'uomo. 

Cosa possono fare?

  • Somministrare gli antibiotici soltanto se prescritti da un medico veterinario
  • Ricordare che gli antibiotici non curano tutte le infezioni, pertanto, devono essere usati solo se necessari
  • Rispettare la dose e la durata del trattamento terapeutico, così come il tempo di attesa, secondo quanto prescritto dal medico veterinario
  • Acquistare gli antibiotici soltanto da fonti autorizzate
  • Stoccare adeguatamente gli antibiotici e gli altri farmaci ed eliminare i farmaci scaduti o inutilizzati secondo le indicazioni del foglietto  illustrativo/etichette o il parere di un veterinario
  • Registrare i trattamenti (laddove richiesto dalla legge) 
  • Avvisare tempestivamente il veterinario curante in caso di mancata risposta clinica a un trattamento terapeutico.
  • Utilizzare i farmaci in modo da minimizzare la contaminazione ambientale
  • Ricordare che l’uso di antibiotici deve essere associato a buone pratiche zootecniche e di igiene, programmi vaccinali

Per approfondire:

Medici

  • Gli antibiotici sono spesso utilizzati in modo inappropriato o senza una reale necessità, sia in ambito umano che veterinario. Migliorare l'uso degli antibiotici è la cosa più importante da fare per rallentare sensibilmente l'emergenza e la diffusione dei batteri resistenti agli antibiotici.

Cosa possono fare?

Medici di famiglia e Pediatri

  • Limitare l’uso degli antibiotici ai casi in cui sono veramente necessari, attenendosi linee-guida basate sull’evidenza.
  • Se possibile prescrivere antibiotici specifici contro l’infezione e non “ad ampio spettro”.
  • Spiegare bene al paziente il dosaggio, la durata del trattamento ed eventuali possibili effetti indesiderati del farmaco.
  • Spiegare al paziente come alleviare i sintomi di malattie virali, come raffreddore e influenza, senza ricorrere agli antibiotici.

Medici e chirurghi di strutture di ricovero

  • Implementare le buone pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni, inclusa l'igiene delle mani, lo screening dei portatori/pazienti potenzialmente infetti da batteri multiresistenti, l’isolamento dei pazienti infetti o portatori. 
  • Promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici.
  • Applicare tutte le pratiche di prevenzione nell'insorgenza di infezioni, in collaborazione col personale sanitario: ad esempio, l’adesione alle campagne di igiene delle mani, la supervisione sulla sterilizzazione degli strumenti ecc.  
  • Fornire un contributo attivo nel mantenere gli ambienti in cui lavora il più possibile sterili e puliti, con una corretta gestione degli spazi e dei setting assistenziali per singola procedura.

Per approfondire

Veterinari

Essendo in contatto sia con gli animali che con gli allevatori, i veterinari sono in prima linea nella lotta all’antibiotico-resistenza, svolgendo un ruolo chiave nella prescrizione degli antibiotici in modo prudente e solo quando necessario.

Grazie poi all'introduzione della ricetta elettronica è possibile "tracciare" il farmaco prescritto e in particolare gli antibiotici, dal momento della prescrizione alla distribuzione, fino al consumo sul singolo capo/gruppo. Ciò consente anche di prevenire il commercio illecito dei medicinali.

La conoscenza in tempo reale di cosa si utilizza, in quale allevamento (specie/categoria e sistema produttivo), per quale via di somministrazione e per quale ragione (trattamento, controllo, prevenzione, uso in deroga) permette di “arginare” il problema in modo tempestivo.

Cosa possono fare?

  • Prescrivere gli antibiotici soltanto se necessario
  • Basare la prescrizione il più possibile su test di sensibilità
  • Sensibilizzare il proprietario degli animali sul rischio derivante dalla resistenza agli antibiotici
  • Incoraggiare il rispetto dei principi dell’igiene, della salute e del benessere degli animali e l’adozione di buone pratiche di allevamento, quali ad esempio programmi di vaccinazione
  • Curare il loro costante aggiornamento professionale
  • Aiutare i proprietari degli animali e gli allevatori a capire e ad applicare le regole di uso responsabile e prudente degli antibiotici.
  • Educare i proprietari degli animali alla corretta gestione degli stessi o del relativo sistema di allevamento al fine di prevenire le malattie comuni.

Studenti di medicina veterinaria

Anche i futuri veterinari possono fare molto. Il lavoro con animali, allevatori e Istituzioni li pone in prima linea nella lotta contro la resistenza agli antibiotici. Diversamente dai colleghi laureati in precedenza, conseguiranno la laurea in un periodo in cui il problema dell’efficacia degli antibiotici sarà di stringente attualità.

Cosa possono fare?

  • Imparare come scegliere e a prescrivere in modo appropriato gli antibiotici
  • Seguire linee guida specifiche sull’uso degli antibiotici e sui trattamenti. 
  • Non usare mai antibiotici come un trattamento generale o a caso. 
  • Verificare sempre se il trattamento con antibiotico è realmente necessario; se si, optare per gli antibiotici di prima linea 
  • Imparare quali antibiotici sono considerati critici per l’uomo ed eseguire sempre esami colturali e test di sensibilità antibiotica in parallelo ai trattamenti con antibiotici di prima linea 
  • Imparare le nozioni sulla biosicurezza e l’igiene degli animali. Entrambe giocano un ruolo importante nel controllare e prevenire le infezioni 
  • Fare domande e non esitare a sfidare le abitudini consolidate di trattamento: se “è sempre stato fatto così” non significa che ora sia corretto.

Per approfondire:

Industrie farmaceutiche

Le industrie farmaceutiche giocano un ruolo importante nel mantenere gli antibiotici efficienti e disponibili per la salute umana e animale. Farmacovigilanza, corretto smaltimento dei prodotti farmaceutici di scarto e programmi di programmi di monitoraggio e di ricerca per lo sviluppo di alternative agli antibiotici sono azioni che le industrie farmaceutiche possono e devono attuare, dimostrando così professionalità e impegno in questo settore.

Cosa possono fare?

  • Garantire la sicurezza, l’efficacia e la qualità degli antibiotici prodotti e il corretto smaltimento dei loro prodotti di scarto, in conformità alle norme relative alle buone pratiche di fabbricazione e smaltimento
  • Consentire la tracciabilità delle materie prime utilizzate
  • Rispettare le regole relative alle informazioni che pubblicizzano medicinali contenenti agenti antibiotici.
  • Usare soltanto canali di distribuzione ufficialmente autorizzati per la commercializzazione dei medicinali contenenti agenti antibiotici.
  • Evidenziare il rischio di resistenza agli antibiotici e la necessità di un loro uso prudente al momento della fornitura.
  • Contribuire alla ricerca, dando priorità allo sviluppo di alternative agli antibiotici, come ad esempio vaccini e test diagnostici rapidi e accessibili.
  • Assicurarsi che gli antibiotici, così come gli altri farmaci, vengano utilizzati solo secondo prescrizione (dosaggio e durata).

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Produttori di mangimi

I produttori di mangimi rivestono un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’efficacia degli antibiotici e della loro disponibilità. Devono seguire le migliori prassi di fabbricazione e assicurare una miscelazione adeguata per garantire l’omogeneità e la stabilità degli antibiotici nel mangime. Devono ridurre al minimo la contaminazione crociata e il trasferimento di antibiotici alle produzioni di mangimi successive.

Cosa possono fare?

  • Essere autorizzati per la fabbricazione di mangime medicato e seguire le prescrizioni di legge per i mangimi medicati Impiegare soltanto medicinali veterinari autorizzati per la produzione di mangimi medicati e per specie e scopi permessi dalle indicazioni d’uso e dalla prescrizione veterinaria
  • Fornire i mangimi medicati all’allevatore soltanto a seguito di una prescrizione veterinaria
  • Assicurare un’appropriata etichettatura del mangime medicato (concentrazione del medicinale veterinario, specie di destinazione, avvertimenti e precauzioni) con l’identificazione del prodotto, indicazioni d’uso e tempi di attesa
  • Tenere idonee registrazioni per permettere la tracciabilità del prodotto e condividere con l’Autorità competente i dati delle vendite per la sorveglianza sull’uso degli antibiotici.

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Distributori

I distributori all’ingrosso e al dettaglio devono essere consapevoli dell’importanza del loro ruolo nel preservare l’efficacia e la disponibilità di antibiotici. 

Cosa possono fare?

  • Rispettare le norme sulla conservazione e il trasporto dei medicinali 
  • Assicurarsi che tutti i prodotti siano appropriatamente etichettati
  • Tenere idonee registrazioni per permettere la tracciabilità del prodotto.

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Data di ultimo aggiornamento 17 novembre 2021



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